Il segretario provinciale de La Destra, Gaetano Di Maggio, si è dimesso ieri, rimettendo la carica di partito nelle mani del segretario nazionale Francesco Storace. Alla base della decisione di Di Maggio, da considerarsi irrevocabile, motivi personali. L’ex segretario provinciale de La Destra, Di Maggio, ha voluto tracciare un bilancio della sua esperienza alla guida del partito: “Considero questa esperienza appena conclusa esaltante e piena di soddisfazioni sia per il partito che sul piano personale. Ricordo con grande piacere la mia elezione a segretario provinciale de La Destra e la collaborazione ricevuta dai membri del partito da quel momento in avanti”.
Tra i dati di maggiore rilievo della sua segreteria Di Maggio sottolinea “le numerose adesioni, molte di queste di forte spessore, anche in comuni dove non eravamo riusciti a ottenere questi risultati neanche con Alleanza nazionale. Considero questo dato un segno di grande stima nei miei confronti”.
Rimanendo sul tema del tesseramento, Di Maggio guarda a quello appena concluso dicendo: “La provincia di Enna ha ottenuto il dato più significativo di tutte le province d’Italia”. Gaetano Di Maggio è stato anche assessore provinciale centrando risultati importanti in pochi mesi. Sul fronte elettorale dice: “Il mio contributo nelle varie tornate elettorali ha portato il partito ad attestarsi nelle primissime posizioni a livello nazionali per percentuali di voti riportati. Il ringraziamento va a tutti per avermi coadiuvato e sostenuto lungo questo percorso riuscendo anche a fare nascere nel gruppo rapporti di amicizia che rimarranno nel tempo”.
Il ricordo più bello di questa esperienza per il segretario provinciale de La Destra Di Maggio è “il risultato alle provinciali del 2008, risultato che nessuno credeva possibile e che mi ha permesso di conoscere e di vivere momenti politici importanti con il consigliere provinciale Luca Faraci”. Di Maggio conclude dicendo: “Lascio con la certezza di avere fatto di tutto per la mia gente e per il mio territorio. Bisogna anche tenere presente con quali strumenti, un piccolo partito possa agire, e in quale contesto storico ho profuso il mio impegno. Il mio impegno non verrà mai meno perché fortemente convinto dell’importanza di dare sempre il meglio di se per gli altri e per le generazioni future”.
Luca Faraci lascia la destra e si dichiara indipendente. Il consigliere spiega le ragioni che l’hanno indotto a lasciare il partito. Si tratta di una scelta maturata subito dopo aver ricevuto comunicazione della scelta dell’amico e ormai ex Segretario Provinciale del partito di Storace, Gaetano Di Maggio e di altri dirigenti. Sono venuti meno – sottolinea Faraci, che all’interno del consiglio provinciale ricopre la carica di vice presidente della commissione Bilancio, – i motivi per i quali io debba continuare la mia militanza all’interno del partito quindi mi dichiaro indipendente, pur restando sempre coerente alle mie idee di provenienza di area di centro-destra.
Ritengo e credo fermamente che i rapporti umani e personali vanno aldilà dell’appartenenza o meno ad un partito.
Una scelta forte la mia, contrastata, difficile ma responsabile e soprattutto libera.
Ho vissuto in questi anni un’esperienza politica affascinante, ricca di contenuti ed emozioni, condivisa con un gruppo di AMICI prima ancora che militanti di partito, che per anni hanno rappresentato il nucleo portante de La Destra in Provincia di Enna.
Ho sempre condiviso ed apprezzato il lavoro svolto da Di Maggio che oggi ha deciso di farsi da parte. Lui in questi anni ha rappresentato l’anima del partito in tutta la Provincia, ottenendo di concerto con il gruppo eccellenti risultati, coronati con il successo di essere riusciti ad entrare in Consiglio Provinciale prima e l’ingresso nella squadra di governo del Presidente Monaco dopo.
Lavorerò con impegno, serietà e dedizione per onorare al meglio il mandato di fine legislatura che i cittadini mi hanno con onore affidato. In Consiglio valuterò i singoli provvedimenti e mi regolerò di conseguenza.
Lo farò da indipendente, coadiuvato dal gruppo di amici a me tanto cari affinché attraverso il dialogo costante con il tessuto sociale della provincia, si possa costruire in sinergia una proposta politica virtuosa e condivisa.