COSTITUITO IL COMITATO CITTADINO ENNESE PER LA CREAZIONE DEL PARCO ARCHEOLOGICO DI ENNA.

In serata, presso la sede dell’Accademia Pergusea in Enna, si è costituito il comitato cittadino ennese per la creazione del Parco Archeologico di Enna. Il comitato ad oggi è formato dalle seguenti associazioni: SiciliAntica Enna Stella del Vespro Accademia Pergusea Legambiente Erei Enna Federalbergatori Enna Centro Studi di Archeologia Mediterranea Enna Associazione Agriturismi Enna C.E.A. Enna Casa D’Europa Enna Club Unesco Enna. le stesse invitano ogni altra realtà associativa e culturale della città e del territorio ad entrare a far parte del comitato stesso. Il gruppo intende scongiurare, con interventi ad ogni livello istituzionale, l’eventualità che il patrimonio culturale ed archeologico che fa parte della identità ennese possa essere scippato di quei beni e di quei luoghi che la stessa identità hanno forgiato.
In particolare la ipotesi ventilata è che i siti di Cozzo Matrice e Rossomanno possano entrare a far parte del Parco Archeologico di Morgantina, tale ipotesi, apparentemente innocua, segnerebbe invece una cesura tra la polis generatrice delle stesse realtà, Enna, e la parte sud del territorio. Per esser più comprensibili basti dire che Rossomanno non solo fa parte del Comune di Enna, ma che l’intera area, interessata da un patrimonio archeologico di immenso valore, è proprietà della Città di Enna dai tempi di Re Martino (1394) e che gi abitanti del feudo vennero dagli stessi deportati ad Enna formando ampia base dell’odierna cittadinanza.
Quei luoghi sono la nostra storia, non possono e non devono essere slegati tra loro, qualsiasi politica di ricerca, valorizzazione e comunicazione  non può che essere progettata in un unicum che deve avere in Enna il fulcro del suo territorio.
A breve le associazioni presenteranno il loro progetto che verrà sottoposto all’Assessore Regionale ai Beni Culturali in un incontro che verrà immediatamente richiesto.
Va invertita la rotta, non è più possibile pensare che qualsiasi nuova scelta politica regionale possa passare sulla destrutturazione del patrimonio ennese, sia esso culturale, sociale o lavorativo.