In riferimento alle notizie diffuse dal Commissario Straordinario della Camera di Commercio di Enna Dott. Pipitone e pubblicate sugli organi di stampa, per amore di verità e trasparenza e per rispetto all’Ente che ho avuto l’onore di amministrare per cinque anni, mi corre l’obbligo di fare alcune precisazioni anche al fine di evitare che le imprese, le associazioni di rappresentanza, le Istituzioni, le organizzazioni sindacali e i cittadini in genere, possano essere indotti nell’errore di pensare che la Camera sia stata lasciata in situazione debitoria grave o comunque peggiore di quella in cui l’aveva trovata la mia amministrazione. Mi preme innanzitutto sottolineare per completezza di informazione che i dati diffusi, sono parziali e tengono conto solo del dato dei debiti per circa 1,6 milioni di euro, senza considerare i crediti che ammontano a circa 2 milioni di euro.
L’occasione è utile per ribadire anche in questa sede che le difficoltà finanziarie della Camera di Commercio di Enna, e delle Camere siciliane in genere, sono da ricercare soprattutto nelle scelte compiute dalla Regione Siciliana anni fa allorquando impose alle Camere di Commercio isolane di applicare ai propri dipendenti lo stesso trattamento pensionistico dei dipendenti regionali e cioè il pagamento delle pensioni non a carico del sistema previdenziale ordinario (INPDAP – INPS) ma direttamente a carico dei bilanci degli Enti camerali. Gli Enti sono stati così gravati di un pesante onere che già nel 1996 la Corte dei Conti considerava insopportabile, invitando la Regione ad intervenire legislativamente per riparare ai guasti di quella decisione.
Tutto ciò è storia risaputa, come risulta dalle innumerevoli prese di posizioni della Camera di Enna, di Unioncamere nazionale e di Unioncamere Sicilia, dai numerosi incontri avuti negli anni con i Governi della Regione attraverso i diversi Assessori succedutisi alla guida dell’Assessorato Attività Produttive (già alla Cooperazione) allo scopo di trovare una soluzione al problema.
Tale situazione di difficoltà finanziaria strutturale è stata regolarmente e costantemente evidenziata nelle relazioni del Consiglio Camerale in sede di approvazione dei Bilanci e nelle relazioni del Collegio dei revisori, che è l’organo di controllo degli atti camerali, designato dalla Regione. Bisogna anche ricordare come la situazione finanziaria della Camera di Enna non sia diventata critica improvvisamente. Il progressivo peggiorare della situazione è stato regolarmente segnalato ogni anno all’Assessorato Regionale alla Cooperazione (oggi Attività produttive), che è l’Organo vigilante, cioè l’Organo che ha il potere di controllare i bilanci e, fino al 2010, anche di approvarli. La crescente criticità della situazione è stata più volte segnalata anche dal Collegio dei revisori nelle relazioni semestrali all’Assessore alla Cooperazione, all’Assessore al Bilancio e al Presidente della Regione, in sede quindi ufficiale e formale. Ebbene mai gli Organi regionali sono intervenuti in alcuna maniera, pur avendone titolo sia in sede ispettiva sia in sede sostitutiva. Invece i bilanci della Camera sono tutti stati approvati dall’Organo vigilante.
Non è quindi mia intenzione minimizzare le difficoltà finanziarie della Camera ma, è mio intendimento evidenziare che l’amministrazione da me presieduta ha affrontato con serietà e coraggio tale situazione iniziando un’azione di risanamento che ha portato ad una riduzione del debito.
All’atto del mio insediamento nel Giugno del 2006, subentrando al Commissario della Regione Dott. Ceraolo, la situazione di bilancio della Camera si presentava ben più grave di quella attuale, presentando debiti che si aggiravano intorno ai 2 milioni di euro.
Negli anni della mia presidenza, i vertici della Camera di Commercio di concerto con le associazioni di categoria, consapevoli delle difficoltà finanziarie, hanno proceduto ad avviare un piano di risanamento incentrato sostanzialmente su una gestione oculata finalizzata prioritariamente al recupero dei crediti, alla riduzione del monte debiti e alla riduzione delle voci di spesa improduttive, al contenimento dei costi, all’aumento delle entrate.
E’ bene tuttavia ricordare che il 92% dei costi sono spese obbligatorie (stipendi, oneri previdenziali, pensioni ecc.).
Grazie a questa impostazione negli ultimi 5 anni i debiti sono diminuiti di circa 500 mila Euro, nonostante, solo per fare un esempio, si sia provveduto al pagamento di TFR a personale andato in pensione per oltre 900 mila euro, al pagamento di emolumenti arretrati al personale, alla riduzione dei debiti verso Enti di cui la Camera era socia per altri circa 500 mila Euro.
Nella manovra di riduzione dei costi si è proceduto alla dismissione delle partecipazioni nell’ Ente Biennale per l’Archeologia, nel Consorzio ASI, nel Consorzio Ennese Universitario e nel Consorzio Ente Autodromo di Pergusa per un ulteriore risparmio annuo di circa 100 mila euro.
Le entrate della Camera nel quinquennio della Presidenza Gulino sono cresciute per oltre 1,8 milioni di Euro pari 36% di cui oltre il 60%, 1,1 milioni di euro, provenienti da iniziative progettuali finanziate da vari enti ( MISE – Unioncamere Naz. e Reg. – Regione Siciliana – Società Rocca di Cerere ecc.). Tali azioni hanno innalzato il bilancio camerale da 3,2 milioni ad oltre 5 milioni di euro.
L’aumento delle entrate è stato dovuto anche alla scelta dell’Amministrazione di aumentare annualmente del 20% il Diritto Camerale che le imprese pagano, destinando le maggiori entrate esclusivamente alle attività promozionali, progettuali e di sostegno allo sviluppo dell’economia locale così come prevede la legge ( legge 580/93 confermata dal D.LGS 23/2010).
Ulteriori risorse, come detto, sono state acquisite con la candidatura a diversi progetti approvati che hanno consentito alla Camera, avvalendosi della Azienda Speciale PROMOTEN appositamente costituita, di adempiere alla sua funzione ed al suo ruolo di Ente promotore dell’economia locale, delle imprese e di sviluppo del territorio, senza incidere su risorse proprie.
Giova anche precisare che la Azienda Speciale della Camera PROMOTEN ha chiuso il Bilancio 2011 con 120 mila euro di utile.
La Camera di Commercio di Enna ad oggi vanta crediti per circa 2 milioni di Euro.
Di questi circa 1,3 milioni di Euro è il credito che la Camera vanta verso la Regione e sul quale pende un contenzioso amministrativo promosso dalla Camera di Commercio assistita dal Prof. Armao, oggi Assessore Regionale all’Economia.
Ulteriori crediti per circa 600 mila euro l’Ente li vanta verso Unioncamere Nazionale e Regionale per l’annualità 2011, e questi potrebbero essere esigibili in tempi brevi (basterebbe, forse, sollecitarne il pagamento).
Non rendere conto quindi all’opinione pubblica e soprattutto alle imprese di questo quadro complessivo significa comunicare all’esterno dati finanziari ed economici parziali e allarmanti, in spregio della verità e della trasparenza, accreditando una rappresentazione “drammatica” della situazione che lascia intuire chissà quali responsabilità della passata amministrazione.
Serve forse anche ricordare che in questi 5 anni, la Camera di Commercio di Enna non solo ha adempiuto puntualmente al pagamento delle spese obbligatorie, ma ha anche trovato attraverso progetti ed iniziative varie, le risorse necessarie per tutte le altre attività istituzionali, promozionali e di sostegno alle imprese ed all’economia del territorio che l’hanno resa di fatto protagonista nello scenario economico provinciale.
Quelli enunciati sono una parte dei numeri, che dimostrano come in questi anni la Camera sia stata gestita correttamente, basterebbe incassare i crediti, solo se la Regione onorasse gli impegni assunti, per ripianare tutti i debiti.
Riguardo poi al contributo ai Consorzi Fidi di 70 mila euro che la Camera deve ancora erogare esso fa parte di quel 20% in più deliberato nel 2010 che le imprese hanno già versato con il diritto camerale nel 2011. Esso pertanto non è un debito “ereditato” dalla precedente amministrazione, ma una somma che in gestione corrente la Camera deve ai Consorzi.
Anche per l’anno 2012, mi permetto di ricordare, il Consiglio camerale, alla fine del proprio mandato, ha deliberato l’aumento del 20%, ed ha appostato nel bilancio preventivo l’importo, (circa 400.000,00 quattrocentomila euro) per spese per attività promozionali. Somme che non possono essere distolte dalla loro finalità, così come previsto dalla legge e che aspettano di essere impegnate per singole iniziative di promozione e di sviluppo del territorio. Auspichiamo che anche quest’anno il Commissario, considerata la crisi e le difficoltà di accesso al credito da parte delle imprese, destini una parte di queste risorse ai Fondi Rischi ed Antiusura dei Consorzi Fidi.
Ho ritenuto doveroso fare le superiori precisazioni per evitare che una limitata o distorta informazione possa ingenerare ombre nei confronti degli Ex amministratori che hanno amministrato la Camera con passione e spirito di abnegazione nell’interesse esclusivo delle imprese e dell’economia del territorio, nel più stretto rispetto della legalità e sotto il vigile e puntuale controllo del Collegio dei Revisori designato dalla Regione e dell’Assessorato regionale alle Attività produttive. Dichiaro comunque la mia disponibilità al confronto in tutte le sedi ove ulteriori opportuni chiarimenti possano portare benefici alla Camera, fosse anche solo per confermare la trasparenza e l’efficienza della pregressa gestione economico-finanziaria dell’Ente.
F.to Liborio Gulino Ex Presidente della Camera di Commercio di Enna