ASSEGNO MENSILE PER I FAMILIARI CHE ASSISTONO GLI AMMALATI SLA

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Il Presidente della FAND, Giuseppe Regalbuto, dopo diversi incontri con l’Assessorato Regionale alla Famiglia, informa i familiari che assistono gli ammalati di SLA che è per loro previsto un assegno mensile. La Regione ha, difatti, stanziato quasi 8 milioni di euro a sostegno degli ammalati di SLA, Sclerosi Laterale Amiotrofica, una malattia degenerativa del sistema nervoso. Il bando prevede tre tipi di interventi: 3 milioni e mezzo di euro sono destinati, per l’appunto, ai familiari che assistono gli ammalati, i quali potranno ricevere un assegno di sostegno economico di circa 400,00 euro mensili; circa 4 milioni di euro sono stanziati per i progetti di assistenza domiciliare, che le onlus potranno presentare alla Regione, al fine di migliorare le condizioni di vita del paziente; infine, circa 500 mila euro sono finalizzati a corsi di formazione per il personale sanitario specializzato.

Destinatari del bando dell’Assessorato Regionale alla Famiglia sono, dunque, i familiari degli ammalati di SLA, le associazioni di volontariato onlus e le cooperative.

Il Presidente della FAND, Giuseppe Regalbuto, ritiene che gli ammalati di SLA dipendano fortemente dei loro care giver, senza l’assistenza dei quali, infatti, gli stessi non potrebbero né mangiare, né lavarsi, né alzarsi o mettersi a letto; appare, pertanto, giusto che sia loro riconosciuto un adeguato e dignitoso supporto economico.

I parenti che richiedono il contributo devono essere iscritti come assistenti familiari negli appositi registri nazionali e regionali.

La domanda per ottenere l’assegno di 400,00 euro deve essere presentata dal familiare entro il 10 giugno di quest’anno al Comune di appartenenza.

Continua Regalbuto che l’istanza dovrà contenere la certificazione del medico curante, che attesti la diagnosi, l’attestazione dei centri di riferimento regionali, che documenti lo stato della malattia e, infine, il certificato di stato di famiglia.

Conclude il Presidente Regalbuto che il Comune, verificata la documentazione, la invierà ai distretti socio-sanitari capofila, i quali dovranno poi mandare gli elenchi degli aventi diritto all’Assessorato Regionale alla Famiglia.

Le associazioni o le cooperative che vorranno, invece, accedere al contributo per la presentazione dei progetti dovranno inviare le domande entro l’11 giugno c.a. direttamente all’Assessorato alla Famiglia.

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