“STATALIZZAZIONE LICEO LINGUISTICO” DI ENNA

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“Se il professore Egidio Cumia con le sue dichiarazioni, in nome e per conto di una sparuta rappresentanza del corpo docente, vuole tirarci dentro la polemica sulla statalizzazione del Liceo Linguistico “A. Lincoln”, non ci riesce. Ma vista l’occasione che si presenta, riteniamo per l’ennesima volta, con la speranza che sia l’ultima, di fare chiarezza sulla posizione delle organizzazioni sindacali: L’attività messa in atto dalla classe politica che governa la Provincia Regionale di Enna è risultata più volte discutibile ed il sindacato confederale non ha mai lesinato critiche ma, sulla problematica legata alla statalizzazione del Liceo Linguistico “A. Lincoln” di Enna con sede staccata ad Agira, riteniamo che, allo stato attuale con norme e regole di riferimento sulla finanza pubblica, è l’unica strada percorribile che la Giunta Provinciale potesse mettere in atto al fine di salvaguardare gli alunni, la scuola intesa come Istituto ed in ultimo il posto di lavoro a circa settanta unità lavorative tra personale docente ed A.T.A.; più volte, nelle innumerevoli assemblee e colloqui avuti con il corpo docente, abbiamo rappresentato la impossibilità della Provincia Regionale a poter sottoscrivere a qualsiasi titolo ulteriori rapporti di lavoro subordinato perché non rispettosa della percentuale della spesa del personale, del patto di stabilità e della non sottoscrizione da parte dei dirigenti, visto il danno erariale che si poteva creare alla stessa Provincia Regionale, di nuovi contratti di lavoro ed in ultimo due moniti esercitati dalla Procura della Corte dei Conti nei confronti dell’Ente.
Nel momento in cui la Provincia, a settembre, si fosse ritrovata nelle condizioni di circa due anni fa, ossia nella condizione di non poter sottoscrivere a qualsiasi titolo (è opportuno precisarlo) nessun rapporto di lavoro, in primis con gli insegnanti di religione, avrebbe, su richiesta della Curia, perso la parità determinando di fatto la morte del Liceo non garantendo il Piano dell’Offerta Formativa nella sua complessità.
Volevamo ricordare al Professore Cumia ed a quei docenti che vedono nella statalizzazione una negatività che, i vertici delle organizzazioni sindacali, non solo non “tacciono colpevolmente” ma a differenza di chi con ogni probabilità lo avrebbe dovuto fare per dovere e senso di appartenenza alla Pubblica Amministrazione,  si sono tenuti quotidianamente in contatto con la dirigenza della Provincia e con quanti hanno sentito il bisogno e la necessità di contattarli, rimanendo sempre speranzosi che il percorso della statalizzazione andasse a buon fine.
E’ dimostrabile che la statalizzazione è l’unica strada che mantiene in vita la struttura, poiché il peso delle docenze, a tempo determinato, non è più sostenibile dalla Provincia, la stessa statalizzazione consente, inoltre,  che l’eventuale esubero di personale, che si andrà a registrare, può essere assorbito dall’Ente, perché se fosse venuto meno il “Servizio”, per certi automatismi legati al Testi Unico degli Enti Locali, tutto il personale sarebbe risultato in esubero con conseguente collocazione del personale stesso in mobilità per due anni per poi essere licenziato.
Noi riteniamo che il nostro ruolo lo abbiamo sempre svolto con grande dignità e senso di responsabilità, ascoltando soprattutto coloro che, liberi di poter scegliere senza pressioni, vogliono la statalizzazione del Liceo, statalizzazione che, se sfruttata nella maniera adeguata, può, sicuramente, contribuire a migliorare ed a rendere più visibile l’operato del personale docente ed A.T.A..
PER LE SEGRETERIE PROVINCIALI  F.TO:
CGIL FP      CISL FP         UIL FPL
LA VALLE    SALERNO     ADAMO

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