ogni studente dovra? spendere circa 1000 euro per libri e corredo scolastico grazie all’aumento dei prezzi che vanno dal 4%, per i testi delle scuole medie, al 2%, per i testi delle scuole superiori. Questo aumento e? un salasso per molte famiglie italiane: tra incremento del prezzo della benzina, mutui, bollo, assicurazione, affitti etc… il caro libri si abbatte come un machete sulle famiglie e sul diritto allo studio. In un momento di grave recessione economica per il Paese ci
saremmo infatti aspettati un mantenimento dei prezzi piuttosto che
questa classica speculazione sui saperi.
I responsabili, a nostro
avviso, sono da ricercare nella grande editoria che ogni anno stampa
nuove edizioni cambiando solo copertina o disposizione delle pagine e
nell’innalzamento dei tetti di spesa nei decreti 42 e 43 dell’11/05/12.
Questi aumenti sono quantificabili da 2 a 6 euro a seconda
dell’istituto, ed e? inoltre inaccettabile che il Miur (Ministero
dell’istruzione, universita? e ricerca) abbia innalzato i tetti di
spesa al 10%.
E’ chiaro che il caro libri rientri a pieno titolo tra le
logiche di smantellamento dell’istruzione pubblica: non si
spiegherebbero altrimenti le varie contro-riforme che si sono
susseguite in Italia atte a creare una scuola classista e depotenziata
nella scelta formativa.
Noi crediamo che sia giunto il momento di
cambiare rotta a partire dalla riduzione dei prezzi dei libri di testo,
dall’abbassamento del tetto di spesa, dall’introduzione di leggi che
limitino l’adozione continua e annuale di ?nuove edizioni? di uno
stesso testo sino alla graduale introduzione dell’uso delle tecnologie
piu? recenti come l’e-book.
Paolo Grimaldi – Gloria La Greca
Giovani
Comuniste-i Enna
CARO LIBRI
