Un gruppo di circa 30 persone appartenenti all’Associazione Europea Operatori Polizia (AEOP) della provincia di Catania ha visitato, nei giorni scorsi, la R. N. S. del Lago di Pergusa, guidati da Rosa Termine, biologo dell’Università Kore di Enna. L’Ente gestore della Riserva, la Provincia Regionale di Enna, ha accolto il gruppo mettendo a loro disposizione alcune strutture. L’iniziativa, voluta dall’Associazione di Volontariato AEOP che opera in attività di protezione civile, soccorso sanitario e vigilanza ambientale (antincendio boschivo e vigilanza ittica), si inserisce all’interno di un programma per un corso di aggiornamento agli stessi Operatori di Polizia. Tale visita è stata richiesta da Giuseppe Barbagallo, presidente dell’AEOP di Enna, che assieme al vicepresidente regionale, Alfio Mazzaglia, ha preso parte all’escursione guidata.
Il gruppo, accompagnato dalla biologa Termine, ha fatto una prima tappa al Parco Proserpina dell’Azienda forestale, dove attraverso i pannelli espositivi ha percorso un viaggio storico: dal Mito “Il Ratto di Proserpina” alla storia del villaggio, alla costituzione della Riserva pergusina. I partecipanti hanno poi percorso alcuni itinerari della Riserva, che ha fatto bella mostra di sé dato che i visitatori hanno potuto ammirare da distanza ravvicinata alcuni volatili che sostavano presso le rive, tra cui numerose anatre, come Moriglioni, Germani reali e Morette tabaccate (di grande interesse conservazionistico), diversi rallidi tra cui Gallinelle d’acqua e Folaghe. Hanno potuto anche osservare alcuni uccelli limicoli come il Beccaccino e il Piro piro boschereccio che con il lungo becco setacciavano il terreno fangoso e morbido per cibarsi di piccoli invertebrati; non poteva mancare il Falco di Palude che, nel tipico volo di caccia a circa 3 metri dal canneto, ha affascinato molti dei presenti.
La Riserva ha destato molto interesse tra i partecipanti anche dal punto di vista botanico, infatti i presenti hanno potuto assistere ad una lezione pratica di riconoscimento della flora del luogo, scoprendo diverse piante commestibili e altre con proprietà medicinali come per esempio la Ginestra; questa pianta, i cui boccioli opportunamente sottoposti a macerazione in salamoia possono essere usati come i capperi, per la presenza dell’alcaloide sparteina è utile anche contro il morso velenoso di alcuni serpenti. Furono proprio dei pastori francesi che si accorsero che le pecore che normalmente la brucavano uscivano indenni dal morso delle vipere.
In visita alla Riserva Naturale Speciale lago di Pergusa tra fauna e flora
