Si legge su articoli di stampa che la comunità ennese, da una dichiarazione del sindaco, è divisa in tre parti: cittadini volenterosi, devastatori ed infine ci sono quelli che pur di sputare sulla propria Città, dicendo di amarla, mettono in evidenza tutto quello che non va…. – ” Ma bravo veramente…. Ke acume!” Non sapevo, (lo apprendo solo ora leggendo il giornale), che Le era stata inviata una nota di protesta per la segnalazione di alcuni atti vandalici, da portare a conoscenza della P.A. e pur nella consapevolezza del rischio cui mi sottopongo,mi associo a quella denuncia, contento di non sottrarmi al mio senso civico ed alla mia“Libertà” di critica per potere esprimere opinioni e valutazioni che nulla hanno di offensivo, ma che, pur con ironia, denunciano una situazione di fatto inconfutabile. Solo ora apprendo che è vietato evidenziare “le cose che non vanno” nella propria città. Attendo gli esiti e le conseguenze con tranquillità e serenità.
Ebbene, io mi sento un cittadino Ennese che vorrebbe amare la propria città, ma che purtroppo questo mio sentimento non può essere espresso a causa del fatto che Enna è governata da personaggi…. che potrebbero rientrare nella classificazione che il nostro caro e stimato Sciascia ebbe a fare in un suo romanzo….. Anche egli con una classificazione, più efficace di quella da Lei fatta, diceva che gli uomini si dividono in “uomini” “uominicchi” e “quaraquaqua”…. Ora mi dica, signor Sindaco, a quale di queste categorie si sente di appartenere? Le chiedo una sola cosa, alla quale tengo molto per la sua risposta (se mai arriverà): si ricorda del suo impegno di un anno fa, con il quale rassicurava la cittadinanza sulla riduzione della Tarsu, attraverso l’avvio della raccolta differenziata? Che fine ha fatto quella promessa? Noi ennesi vediamo tutti i giorni che la città è dotata di cassonetti variopinti, su cui è scritto lo scopo della loro esistenza. Ma Lei dove vive, signor Sindaco?, è possibile che nessuno, dico nessuno, lo abbia informato che quei cassonetti rappresentato semplicemente un elemento folkloristico per la città di Enna? Forse solo per farli vedere ai turisti (pochi in verità, e quei pochi che vi giungono scappano il più presto possibile….. per i motivi che forse anche Lei saprà….),ed allora, prima che io rientri nel novero degli “sputacchiatori”, mi vuole dare risposte che abbiano almeno un nitore concettuale esaustivo, da farmi cambiare opinione? Attendo fiducioso. E solo così smetterò di sentirmi in colpa masochistica per il fatto di leggere il “Suo Progamma” elettorale, che ancor oggi si trova su internet, – lo avevo memorizzato per verificarne punto per punto tutta la realizzazione, e poter così evidenziarne tutte le mancate promesse. Ma ciò, stante alle Sue considerazioni, mi macchierebbe … di “sputacchiatore”….. E non voglio esserlo – pur avendone la tentazione – …. Sarebbe tempo perso.
Sono e sarò sempre per conseguenza del mio DNA un libero cittadino che pur amando la sua Città, vuole avere il diritto e la libertà di evidenziarne le doti e i difetti.(compreso quelli dei suoi Amministratori).
A.G.M.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: CITTADINO ENNESE AL SINDACO PAOLO GAROFALO
