“La gestione della società cooperativa: aspetti civili, fiscali, contabili, iuslavorativi, sicurezza e responsabilità civile della persona giuridica”.

In questi ultimi anni, anni di crisi economica e di tempeste finanziarie, le imprese cooperative hanno dimostrato una vitalità e una tenacia straordinarie. Lo scorso anno – ad esempio – quando le imprese italiane tutte hanno mediamente perso quote di mercato e ricavi (in flessione questi ultimi del 7 per cento), l’imprenditoria cooperativa nel suo complesso è riuscita a contenere gli effetti della crisi, riducendo le perdite all’1,1 per cento. Anche l’impresa cooperativa, però, pienamente immersa nella modernità, sta cambiando pelle, sulla spinta di varie modifiche legislative che hanno modificato soprattutto gli aspetti fiscali e quelli giuslavoristici. Per fare il punto, Confcooperative Sicilia, nell’ambito del Progetto Cat (Centri di Assistenza Tecnica) ha organizzato a Enna un seminario intitolato “La gestione della società cooperativa: aspetti civili, fiscali, contabili, iuslavorativi, sicurezza e responsabilità civile della persona giuridica”.
I lavori, organizzati col patrocinio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperi Contabili di Enna e di Nicosia e dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Enna e di Caltanissetta, sono stati aperti da Cesare Arangio, presidente dell’Unione Interprovinciale di Caltanissetta ed Enna di Confcooperative.
Dopo il saluto del rappresentante dell’ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Nicosia, le relazioni portanti sono state tenute da Vincenzo Silvestri, Vice Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine.dei consulenti del lavoro (“Il rapporto di lavoro del socio nella società cooperativa”); Mirko Ciacciofera (“La responsabilità ex decreto legislativo 231/01 ed il decreto legislativo 81/2008”, meglio noto come “Testo Unico sulla Sicurezza”), e Michele Ciacciofera (“Gli aspetti civili, fiscali e contabili nella società cooperativa”).
Sivestri ha illustrato le ragioni di una normativa volta a disciplinare complessivamente il rapporto di lavoro fra soci lavoratori e cooperative. Per anni – ha detto – è mancata una chiara legislazione di riferimento, che ha costretto la giurisprudenza ad un lavoro di “supplenza” con risultati non sempre univoci. Del resto, lo stesso legislatore ha proceduto a includere, di volta in volta, i soci lavoratori di cooperative fra i destinatari dei vari provvedimenti emanati per la generalità dei lavoratori, contribuendo così a creare ulteriori incertezze e un enorme contenzioso. Sono la legge 142 del 2001 e poi la cosiddetta “Legge Biagi” del 2003 – ha spiegato Silvestri – che hanno portato qualche elemento di chiarezza e di certezza in tema di rapporti di lavoro all’interno delle società cooperative.
Mirko Ciacciofera ha illustrato le novità introdotte dal D.Lgs. 231/01. Il Decreto introduce nell’ordinamento italiano la responsabilità “amministrativa” degli enti relativamente alla commissione di alcuni reati, specificamente indicati dal legislatore; permette quindi di colpire (con sanzioni pecuniarie, l’interdizione dall’attività, il commissariamento, il divieto a contrarre con la P.A.) direttamente l’Ente e, quindi, l’interesse economico dei soci. L’Ente, tuttavia, non risponde se dimostra di avere “adottato ed efficacemente attuato” un “Modello Organizzativo” idoneo a prevenire la commissione di reati della stessa fattispecie di quello verificatosi.
Assai dettagliato l’intervento di Michele Ciacciofera, che ha illustrato gli aspetti civilistici, fiscali, previdenziali, contabili e di bilancio della società cooperativa. La mutualità e l’esercizio di essa è il filo conduttore; nessuna società può essere cooperativa se non è mutualistica nelle condizioni di fatto e di diritto. Fra gli argomenti trattati da Ciacciofera le modifiche apportare dalla legge n. 99/09 e le nuove regole, in vigore dal 7 aprile 2010, in materia di controllo legale dei conti.
Ha concluso i lavori un breve intervento di Michele Riccobene, dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Enna.
L’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ha riconosciuto dei crediti formativi ai loro iscritti che hanno partecipato ai lavori del seminario di Confcooperative.