Al Rotary si parla di acqua

Si è presentato presso la sala riunioni del Rotary Club di Enna il “Progetto Acqua” che avrà come destinatari gli alunni del Liceo Classico “N. Colajanni” di Enna. L’attività progettuale, interamente finanziata dal club, rientra in una delle sei aree d’intervento del Rotary di maggiore successo e sostenibilità. Relatore è stato il Dott. Enrico Croce, vice presidente del Rotary Club di Enna, in qualità di redattore del progetto stesso. Per il Liceo Classico “N. Colajanni” di Enna hanno preso parte alla presentazione le prof.sse Tiziana Buono e Rosanna Grillo ed il prof. Sebastiano Emma. Gli obiettivi che il progetto si propone di raggiungere riguardano l’acquisizione da parte dei discenti di conoscenze in merito agli aspetti chimici, microbiologici, ambientali, sanitari e tecnici relativi all’acqua ed alla sua gestione. Nell’ambito del progetto sono previsti incontri formativi con esperti rotariani del settore e visite didattiche presso strutture laboratoristiche e presso impianti di trattamento. Al termine della presentazione si è aperto un vivace dibattito sullo stato delle acque nella provincia di Enna. In merito all’iniziativa, la presidentessa del Rotary Club di Enna Avv. Stefania Rizzo ha così commentato: all’interno dell’area d’intervento “Acqua e strutture igienico-sanitarie” i rotariani hanno costantemente cercato risposte ai bisogni dei Paesi poveri, realizzando una vasta gamma di progetti. Alcuni di essi hanno visto coinvolto anche il Club di Enna che nel 2009 ha promosso, grazie al finanziamento della Rotary Foundation, la realizzazione di un pozzo nello Zambia. Il Dott. Croce ha aggiunto: “Presso tutte le popolazioni l’acqua ha da sempre assunto un ruolo centrale sia a livello pratico sia a livello simbolico ed evocativo. Oggi l’uomo ha consapevolezza dell’importanza dell’approvvigionamento idrico per la sopravvivenza e per lo sviluppo, ma si confronta anche con i problemi correlati ad un cattivo utilizzo dell’acqua. Iniziative come quella proposta dal Rotary in questo progetto hanno anche l’obiettivo di fare  rielaborare il rapporto che l’uomo ha con l’acqua in termini non solo di dipendenza ma anche di rispetto”.