GRUPPO FEDERATO: COMITATI CITTADINI-MONDOPERAIO

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Quando entri in un bar, puoi consumare tutto quello che vuoi, ma alla fine devi passare dalla cassa per pagare. Pensiamo che il sistema dei rifiuti in provincia di Enna, abbia le stesse caratteristiche dell’avventore del bar. Nel caso dei rifiuti il conto è salatissimo: oltre 30 milioni di €uro richiesti ai Comuni ennesi per presunti debiti che questi hanno nei confronti di ATO Rifiuti Ennaeuno.   Non ci meravigliamo più di tanto, in quanto è da anni che lo ripetiamo ed è da anni che suggeriamo, inascoltati,  la soluzione per evitare che si arrivasse a questo punto. Il danno per i cittadini della Provincia di Enna è enorme. Molti si ricorderanno il balletto delle cifre di qualche anno addietro in merito all’effettivo costo del servizio dei rifiuti. Ricordiamo a noi stessi che i Commissari Liquidatori indicavano in 26-27 milioni di €uro il costo effettivo del servizio, che con qualche riduzione poteva scendere a 22-23 milioni di €uro, mentre le delibere dei Consigli Comunali arrivavano a 18,5 milioni di €uro.
Ci chiediamo cosa abbiano fatto i Sindaci, componenti, insieme al Presidente della Provincia, dell’assemblea dell’ATO Rifiuti, per svolgere in quella sede il ruolo loro assegnato e cioè quello di ridurre e portare il costo effettivo a quello deliberato dai Consigli Comunali.
Dire che non abbiano fatto niente sarebbe riduttivo. Perché l’assemblea dell’ATO Rifiuti è riuscita, addirittura, a non approvare i bilanci dell’ATO dal 2008 ad oggi.  Nessun soggetto giuridico, pubblico o privato, può permettersi il lusso di non approvare i bilanci di esercizio e quello che è ancora più grave, i consuntivi approvati dai Consigli Comunali in questi anni non portano i consuntivi di tutte le partecipate, in quanto Ennaeuno non ha i bilanci approvati, seppure la norma obbliga i Comuni ad inserirli e a tenere conto delle loro risultanze.
Ricordiamo pure che ben 10 Sindaci di Comuni di questa Provincia, all’epoca del balletto delle cifre, mandarono un esposto alla Corte dei Conti, ma di questo non se ne sa nulla.
Con il ns. comunicato del 22/11/2011  abbiamo posto delle domande d’obbligo a cui nessuno ha dato risposta. Allora abbiamo chiesto:
1) perché ancora oggi non vengono approvati i bilanci dell’ATO degli anni 2008, 2009 e 2010?;
2) quale è il costo del servizio effettivo ad oggi e chi pagherà la eventuale differenza tra costo effettivo e costo deliberato?;
3) quale è la situazione patrimoniale e finanziaria effettiva della società ATO Rifiuti Ennaeuno?;
4) la commissione di liquidazione, nominata proprio per quantificare i debiti al 31/12/2010, ha completato la ricognizione?.
Ancora prima di porre questi quesiti, nel dicembre del 2010 scrivevamo ai Sindaci chiedendo di avocare a loro (ai sensi dell’art.191 c.1 della legge 152/06) il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, in concomitanza con il fatto che Sicilia Ambiente si rifiutava di continuare il servizio affidatogli in regime di proroga e nel contempo invitavamo i Comuni ad iniziare la raccolta differenziata per ridurre così, nel tempo, i costi di conferimento in discarica.
Anche in questo caso silenzio assoluto. Con la nostra proposta si tentava, in effetti, di stabilire e controllare i costi effettivi ed essenziali del servizio, cosa che sicuramente non è avvenuta, avendo lasciato tutto come prima.
Adesso è allarme e qualcuno grida allo scandalo!!!!
Se sono veri i dati, è chiaro che siamo al disastro!!!!
Noi riteniamo che al di là delle soluzioni che possono essere trovate, bisogna trovare i responsabili del disastro e dell’eventuale “grave danno erariale procurato” . Non può pagare sempre e solamente “pantalone” (il popolo) i disastri combinati dalla cosiddetta politica (sic!) della nostra Provincia e non possiamo aumentare la pressione tributaria delle famiglie di questa provincia che già stanno pagando a caro prezzo i danni della crisi economica e finanziaria nazionale.
Occorre procedere con urgenza per bloccare questa macchina infernale che produce  ogni giorno perdite e  disservizi ambientali.
Ci auguriamo un intervento immediato del Governo Regionale, nella speranza che la nuova stagione politica siciliana, restituisca ai Comuni la competenza del servizio di raccolta  e dello smaltimento dei rifiuti.
Tornando al nostro avventore, citato all’inizio del presente comunicato, sembrerebbe che lo stesso continui la sua consumazione al bar, come se nulla fosse accaduto, pensando di non dover pagare il conto.
Purtroppo, caro avventore, dopo aver consumato, il conto va pagato.
E sarebbe bene che pagassero gli artefici di questo enorme disastro!

COMITATI CITTADINI ENNESI                    Carlo Garofalo

MONDOPERAIO                                                Salvatore Laterra

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