Mercoledì pomeriggio il presidente del Consiglio provinciale, Massimo Greco, comunicherà le sue dimissioni dalla carica istituzionale, per altro già annunciate all’indomani delle elezioni per il rinnovo dell’Assemblea regionale. Al presidente del Consiglio abbiamo rivolto alcune domande per meglio comprendere le ragioni di questa sua scelta. Presidente è inconsueto che per l’esito della competizione regionale a dimettersi sia una figura istituzionale e non i dirigenti del suo partito. Ci spiega allora i motivi di questa sua decisione? “ Voglio dare un segnale forte e in questo caso, ricoprendo una carica istituzionale, vorrei anche lanciare una sorta di messaggio pedagogico a tutti quei partiti che oggi sono usciti sconfitti dall’esame dell’elettorato. Leggo dalla stampa che in campo regionale si stanno verificando dimissioni, e spero che alle mie possano seguirne altre. L’astensionismo, infatti, ha messo in evidenza l’inadeguatezza del progetto politico dei partiti di governo o dominanti rispetto alle esigenze della gente. Uno scollamento tra Palazzo e piazza che ha portato all’esplosione dell’antipolitica e che ha generato da un lato l’aumento esponenziale dell’astensionismo e dall’altro l’incremento del Movimento a cinque stelle”.
Cosa si aspetta dal dibattito in aula?
“ Spero in un dibattito libero e franco che esuli dagli interessi di parte e che consenta di avviare un confronto proficuo senza dover difendere poltrone”.
Un risposta tangibile alla crisi dei partiti potrebbe essere quella delle primarie?
“ Per continuare ad esistere i partiti hanno una sola chance: rinnovarsi dal profondo e non inseguire solo maquillage di facciata. Ben vengano le primarie ma solo se riusciranno a dare un input ad un cambiamento radicale e sostanziale per ridare fiducia all’elettore “.