PRC ENNA: Alcune riflessioni sulle “parlamentarie” grilline

Si sono concluse ieri, giovedì 6 dicembre, le segretissime primarie del M5S. Fino alla fine nè Grillo nè Casaleggio hanno fornito risposte alle 20 domande di cui si è già parlato, contribuendo così ad infittire la coltre che sin dall’inizio s’era addensata su questo metodo di selezione e, conseguentemente, sul loro esito. Ad ogni modo, siamo finalmente a conoscenza dei  nomi dei candidati grillini alle prossime elezioni nazionali. Vale la pena quindi fare alcune immediate considerazioni, almeno per ciò che attiene la Sicilia e Enna. Nella circoscrizione occidentale si è piazzata al settimo posto Azzurra Cancelleri, sorella del Capogruppo del movimento all’ARS. Ma sulla base di cosa ha ottenuto tutte queste preferenze (i numeri non sono stati resi pubblici, ma per essere arrivata settima su quarantuno candidati si presume che abbia conquistato un numero notevole di suffragi)? Pongo questa domanda perché, al di là delle perplessità che possa suscitare lo strumento delle “primarie on line” e la modalità di partecipazione attiva e passiva, nel bene o nel male tutti coloro i quali hanno deciso di “metterci la faccia”, come si dice di questi tempi, hanno accettato regole e format, rendendo noto chi sono e, soprattutto, perché hanno deciso di candidarsi. Ciò, se fino a ieri non è stato riscontrabile se non da chi era iscritto al movimento, da oggi è invece possibile: basta andare sulla pagina in cui si rende noto l’esito delle primarie (Sicilia 1 e Sicilia 2) e cliccare sul nome dell’”eletto”. Come potrà notarsi, tutti – ma proprio tutti – hanno inserito informazioni per persuadere gli elettori, eccezion fatta per la sorella del “capo” grillino siciliano. Cliccando sul suo nome, infatti, oltre a balzare agli occhi il volto suadente, si apprende solo che è di San Cataldo, che ha 26 anni e che è studentessa (ma non viene specificato se frequenta una scuola di II° grado, magari perché è stata bocciata diverse volte o perché non ha avuto il tempo o la possibilità di studiare, ovvero se è universitaria e, in tal caso, è ignoto l’ateneo in cui è iscritta e il corso che frequenta). STOP! Sulla base di tali scarne e certo non esaustive informazioni, come è riuscita Azzurra Cancelleri a conquistare questa gran mole di voti, in una competizione durissima dove la provenienza da un piccolo paese di provincia non aiutava di certo nel confronto con candidati che, risiedendo in comuni molto più popolosi, potevano oggettivamente contare su un parterre notevolmente più nutrito? Desideroso di trovare una risposta sono entrato nel suo profilo twitter, il cui link era inserito – al pari del meetup nisseno – sulla pagina in questione. Niente: non c’è uno straccio di idea; la ragazza, per giunta, è seguita da pochissimi followers (appena 383) e, quando uno di loro, tal @ruggerorazza, si permette di osservare che non è proprio normale la sua candidatura in un movimento che predica il contrario, la piccola Cancelleri taglia corto: “Sei abituato ai vecchi schemi. Avevo i requisiti e mi sono proposta. punto”. La ragazzetta, insomma, vuol far credere che tutto sia stato trasparente e genuino, e probabilmente ha ragione; fa bene, lei che può, a suggerire di vivere “intensamente…e con un buon sottofondo musicale”, come si legge sempre sul suo profilo. Tanto alla campagna elettorale ci ha pensato il fratellone deputato, no?
Nella circoscrizione orientale alla carica di deputato aspireranno 30 persone ma, strano ma vero, Enna sarà l’unica provincia siciliana a non avere candidati! INCREDIBILE!! Com’è possibile che un partito che solo un mese fa otteneva il 14%, classificandosi come la seconda forza politica della provincia (distanziata per soli 800 voti dalla “gioiosa macchina da guerra” crisafulliana) e riuscendo ad eleggere uno (Venturino) dei 15 deputati grillini all’ARS non sia stato capace di ottenere un proprio candidato alle prossime scadenze elettorali nazionali? Come si fa a perdere per strada 10.0000 voti (di cui 3.000, ovvero il 24%, nel comune capoluogo, dove il M5S è risultato il primo partito, in avanti, questa volta, rispetto al PD di oltre 600 suffragi)? Due considerazioni sorgono spontanee: o nessuno degli aderenti al locale movimento si è candidato alle “parlamentarie”, oppure qualcuno si è candidato riuscendo però sconfitto. Purtroppo, considerata la segretezza che ha caratterizzato queste “elezioni”, non avremo la possibilità di sapere quale di queste due ipotesi è quella giusta, a meno che qualche esponente del M5S non voglia svelare il mistero alla collettività ennese (cosa, peraltro, che sarebbe politicamente “doverosa”, visto il generoso credito che hanno dato al movimento i cittadini di Enna il 28 ottobre scorso). In entrambi i casi, comunque, vogliano i grillini ennesi consentirmi di esprimere un ponderato ancorché brevissimo rilievo, prendendo però a prestito la fraseologia del loro capo: cari amici, la politica è una cosa seria, ma voi siete dei garzoni di bottega; siete, insomma, degli imbecilli!
Carmelo Albanese

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