KORE ENNA: IL PRESIDENTE SALERNO “politici e amministratori,(..) ossessivamente aggressivi, trovano negli attacchi all’Università, l’occasione per una visibilità certa

l’istituzione nel 2005 della quarta università della Sicilia a Enna rappresenta ancora oggi, per tutti i cittadini delle altre otto province siciliane, motivo di meraviglia e di ammirazione. Per la nostra provincia è indubitabilmente motivo di ricchezza economica, di prestigio culturale e probabilmente anche della stessa sopravvivenza dell’identità territoriale. La controprova è semplice: basta immaginare, con un minimo di onestà intellettuale, che cosa sarebbe oggi la provincia di Enna senza l’Università Kore! Rimarrebbe sostanzialmente un’area enormemente più povera e priva di qualsiasi capacità di attrazione, aggredita da tutti gli altri territori politicamente più forti, che del resto hanno già occupato con propri rappresentanti il vertice di tutte le principali strutture di servizio e di tutte le istituzioni, con la sola eccezione, fino ad ora, della Provincia regionale e dei venti Comuni. Ciononostante, la preoccupazione principale di alcuni nostri politici e amministratori non sono le condizioni per lo sviluppo, lo stato delle infrastrutture, le condizioni delle scuole, la ripresa dell’emigrazione, ma sembra sia diventata la presenza dell’Università Kore e, in particolare, la presunzione che l’Ateneo tolga ricchezze al territorio e agli Enti locali, prima fra tutte la Provincia regionale. Tali politici e amministratori, per la verità sparuti ma ossessivamente aggressivi, trovano peraltro, negli attacchi all’Università, l’occasione
per una visibilità certa e per una pronta accoglienza nelle vetrine della stampa locale, che quasi mai si preoccupa di verificarne le insinuazioni. Un tema particolarmente ricorrente risulta quello dell’uso gratuito improprio che l’Università farebbe dei locali di proprietà della
Provincia in Enna Bassa, paventando addirittura un illecito arricchimento da parte dell’Ateneo, in quanto “privato”.
Poiché ultimamente gli attacchi politici o pseudo-politici all’Università Kore di Enna sono divenuti particolarmente violenti e basati su
erronee o false insinuazioni, desidero porre alla Vostra attenzione i seguenti dati di fatto:
(A) L’Università di Enna è un ateneo di diritto privato, ma non appartiene a privati: è di proprietà di una Fondazione Onlus senza
scopo di lucro, i cui amministratori non percepiscono alcuna indennità e naturalmente non si spartiscono dividendi. Non
ricorrono quindi neppure le condizioni minime per eventuali arricchimenti di privati, né illeciti né leciti.
(B) L’Università Kore di Enna non ha mai sottratto ricchezze e risorse alla Provincia regionale di Enna: le ha anzi prodotte. Per
esempio, soltanto grazie all’Università, la Regione Siciliana ha finanziato con 6,5 milioni di euro la realizzazione della Residenza
universitaria di Enna Alta, divenuta patrimonio prezioso della Provincia in cambio di alcuni ruderi di valore commerciale meno di
zero, e la realizzazione di un’ala della Cittadella, con un ulteriore finanziamento di 1,5 milioni di euro. Inoltre, l’Università ha
assunto a proprio carico diverse decine di lavoratori precari della Provincia regionale, sgravando le finanze provinciali di oneri
consistenti e continuativi, e soprattutto dando dignità e certezza di occupazione a tali lavoratori e maggiori possibilità di
inserimento a quelli rimasti presso l’Ente. Ancora, è grazie all’esistenza dell’Università Kore che la Provincia regionale e i
Comuni hanno potuto evitare di doversi accollare decine di milioni di euro di costi del pregresso decentramento universitario:
basti guardare cosa sta accadendo alle Amministrazioni provinciali di Siracusa e di Ragusa. In dettaglio:
(1) la Provincia regionale di Siracusa dà all’Università di Catania 9.748.388 euro per il solo corso di laurea in Architettura;
(2) la Provincia regionale di Ragusa dà all’Università di Catania 10.510.502 di euro per il solo corso di laurea in Lingue;
(3) quanto dovrebbe dare la Provincia regionale di Enna all’Università di Catania per i 16 corsi di laurea della Kore, se la Kore
non esistesse? in proporzione dovrebbero essere 160 milioni di euro!
(C) In cambio di un apporto straordinario di risorse al territorio, giustamente invidiato da chi altrove l’università non è riuscito a farla,
quantificabile ogni anno in almeno 50 milioni di euro di risorse finanziarie provenienti in maggioranza dalle famiglie degli
studenti di tutta la Sicilia iscritti alla Kore, l’Università di Enna non riceve neppure un centesimo dagli Enti Locali. Chi parla di
tasse elevate alla Kore non si di cosa parla: le altre università non statali hanno rette non inferiori a 7.000 euro e l’Università di
Enna ce la fa con 2.500 grazie ad una amministrazione assolutamente oculata. Per il resto, la Kore fruisce soltanto di un
comodato gratuito degli edifici provinciali le cui spese di manutenzione ordinaria e straordinaria e di qualificazione costante e
sistematica (il cui risultato in termini di efficienza è sotto gli occhi di tutti) superano di gran lunga il canone presunto di affitto,
qualora gli stessi spazi dovessero essere posti in locazione sul libero mercato in assenza dell’Università. Nonostante ciò
l’Università Kore di Enna si è dichiarata disposta – soltanto perché non è un ente di diritto pubblico – a partecipare ad una gara
per l’acquisto della Cittadella nel caso in cui la Provincia decidesse di porla in vendita. È di tutta evidenza, infatti, che se
l’Università fosse stata statale avrebbe già acquisito in proprietà per legge le strutture senza alcun compenso.
Detto ciò, i Rappresentanti legittimi del territorio della Provincia di Enna devono decidere se desiderano che l’Università Kore
rimanga qui, o giudicano più conveniente che l’Ateneo cambi sede e, per usare un’espressione semplice, “tolga il disturbo”. Per
l’Università, una diversa localizzazione sarebbe fonte di ingenti risorse finanziarie, al posto del nulla che in atto riceve, ma sarebbe
anche motivo di grande amarezza abbandonare la terra nella quale la classe politica dei decenni precedenti l’ha meritoriamente
voluta e fatta nascere. Sono convinto che è identico l’avviso della maggioranza anche di quella attuale, ma auspico che questa
maggioranza sappia contrastare la disperazione dei perdenti e dei votati perennemente alla distruzione, i quali sono soltanto capaci
di produrre danni incalcolabili all’immagine dell’Ateneo e del territorio tutto.
Con gratitudine e stima
Cataldo Salerno
Presidente dell’Università degli Studi di Enna “Kore”