Continua lo stato di agitazione dei dipendenti della Provincia regionale relativamente alla soppressione delle Provincie e al mancato pagamento degli stipendi già dal prossimo mese di luglio, per il taglio ai trasferimenti . Si organizzeranno manifestazioni regionali a fianco delle altre realtà provinciali ciò è emerso dall’assemblea del personale indetta dalle tre sigle sindacali CGIL, CSL e Uil . Hanno preso parte all’incontro i rappresentati regionali della Funzione pubblica, di CISL e CGIL e per l’Amministrazione provinciale il presidente uscente, Giuseppe Monaco, il quale ha dichiarato di essere solidale con i dipendenti, e di mettersi a disposizione anche dopo la scadenza del suo mandato . Una richiesta è stata sollevata proprio all’Amministrazione da parte delle sigle sindacali è riguarda la necessità di evitare a tutti i costi la dichiarazione del dissesto economico che per le caratteristiche contingenti non è contemplato in nessuna fattispecie normativa. Tutto ciò si ripercuoterebbe in maniera devastante sul personale con l’attivazione della procedura di mobilità e non ultimo di licenziamento. Durante l’assemblea il Presidente ha comunicato che come da contatti costanti avuti con l’assessorato agli Enti locali è possibile che si arrivi ad una manovra correttiva del bilancio attingendo le somme “liberate” dal fondo sanità. Nonostante il cauto ottimismo come lo ha definito lo stesso Monaco sia i dipendenti che i rappresentanti delle sigle sindacali annunciano di non abbassare la guardia in un momento di grande incertezza economica e di proposte politiche. Le parti sociali porteranno al tavolo permanente attivato lo scorso 14 maggio il confronto sulla riforma delle Province tenendo conto delle identità territoriali e delle competenze di questi enti che il Governatore Crocetta ha cancellato con un solo colpo di spugna, senza avere chiaro un vero e proprio progetto . I dipendenti hanno lamentato l’assenza della deputazione regionale che più volte invitata ha disertato le sedute con la giustificazione di impegni istituzionali in altre sedi.
Continua lo stato di agitazione dei dipendenti della Provincia regionale relativamente alla soppressione delle Provincie
