GALVAGNO: “Non mi hanno fatto votare, MA con la vittoria di Matteo Renzi queste logiche verranno spazzate via da una ventata di pulizia e di aria nuova”

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“Il mandarino del Pd ennese mi ha impedito di votare alle Primarie aperte per l’elezione del Segretario nazionale, violando apertamente ogni regola democratica prima ancora che lo spirito stesso per cui sono nate le primarie – scrive in un comunicato l’ex deputato e presidente della Provincia, Elio Galvagno – non ho ritenuto di fare gesti eclatanti al seggio, considerando questo atto l’ultimo, estremo, disperato tentativo di chi continua a concepire il partito come una proprietà privata, in cui le vittorie si assegnano al “tavolino” della sua segreteria (dove aveva avuto l’arroganza di ubicare perfino un seggio delle Primarie, salvo poi essere costretto a fare retromarcia) e in cui uno solo decide chi vota e chi no, seguendo la ferrea regola della fedeltà al capo.

“Ma dopo le 20 di stasera, con la prevedibile ed auspicata vittoria di Matteo Renzi – prosegue Galvagno – queste logiche verranno spazzate via da una ventata di pulizia e di aria nuova, e seppur dispiaciuto di non avere potuto contribuire con il mio voto al risultato di Renzi, so che la mortificante esperienza di stamattina, in cui si è impedito di votare ad un libero cittadino, tra i fondatori del Pd siciliano e ed ennese, è un tassello ulteriore che rafforzerà nel neoeletto segretario la necessità di rivoltare come un calzino il partito ennese, che ormai è stato ridotto da Crisafulli e dai suoi accoliti ad un triste e patetico fortino di resistenza prima della disfatta”.

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