Non era presente il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini lo scorso 28 gennaio nel capoluogo siciliano per inaugurare la nuova biblioteca dell’università Kore di Enna, una delle più grandi strutture del genere realizzate negli ultimi decenni in Italia, eppure l’Università Kore di Enna ha dimostrato nel corso di questi anni di essere in grado di portare avanti progetti meritevoli, di grande attenzione e non solo a livello regionale. La biblioteca di cui stiamo parlando infatti si estente per una superficie di circa 9.000 metri quadri su cinque livelli. Ad essere stati realizzati anche due piani interrati riservati ai parcheggi e agli archivi. Mentre per quanto concerce i posti a sedere sui tavoli di lettura, essi ammontano a d oltre 1000, garantendo così un ottimo servizio a tutti quegli studenti che usufruiranno del servizio offerto dal polo universitario del centro sicilia. La biblioteca dispone anche di confortevoli divanetti di relax nonchè di 150 postazioni informatiche per i collegamenti ai network scientifici di tutto il mondo, segno tangibile di come l’ateo sia proiettato verso un collegamento culturale di livello internazionale. Ottocento sono gli armadietti individuali apribili con le card personalizzate, per una capienza totale di oltre 250.000 volumi. Altro merito per quanto riguarda l’impianto architettonico e il progetto ingegneristico che sono stati curati integralmente dalla facoltà di Ingegneria e Architettura dell’ateneo, diostrando anche in questo caso grande efficienza nella realizzazione di grandi opere come questa. L’opera è stata seguita dall’Anac, che ne ha verificato la tracciabilità e la trasparenza di tutte le procedure. La nuova Biblioteca della Kore è stata realizzata con fondi dell’università, anticipati dall’Unione europea attraverso il programma di riqualificazione urbana riservato agli enti di ricerca. La Kore ha anche provveduto a proprie spese a realizzare nello spazio antistante una grande area pedonale denominata volutamente dal Presidente della Fondazione Kore Cataldo Salerno la «Piazza dell’Università», realizzando uno spazio di aggregazione e di pregio architettonico.
(Mario Barbarino)