DOPO 24 ORE, SPENTO L’INCENDIO CHE HA DEVASTATO ENNA

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E’ stato spento dopo una nottatta di lavoro da parte dei Vigili del Fuoco il Corpo Forestale e i Volontari della Protezione Civile, l’incendio appiccato probabilmente in maniera dolosa da “balordi” che non hanno a cuore di certo

 

il proprio territorio e la natura. Quello che infatti sin dalle prime ore di questa mattina era possibile vedere era un paesaggio tetro, arso dalle fiamme, senza più verde. La San Calogero che collega Enna bassa al Castello di Lombardia appare così agli occhi dei numerosi turisti che giornalmente si recano nella fortezza per visitarne la bellezza architettonica e paesaggistica.  Un incendio che ha causato anche la mancanza di energia elettrica a Pergusa (a questo proposito l’Enel ha comunicato di avere già risolto un guasto sulle cabine di media tensione). Disagi si sono riscontrati anche per la distribuzione dell’acqua: la società che gestisce il servizio ha infatti comunicato che a causa dell’incendio giovedì 10 agosto non è stato possibile garantire la normale erogazione idrica nell’abitato del Comune di Enna, in particolar modo nella zona del centro storico servita dalla nuova rete di distribuzione. L’erogazione è tornata quindi alla normalità solo nella giornata di oggi. La città di Enna esce annerita e ferita, pregna di un alacre odore di bruciato che è possibile sentire ovunque.  Un grazie speciale va a tutti gli operatori antincendio che hanno aiutato anziani e disabili a mettersi in salvo nonostante le altissime temperature ed il forte vento caldo. Enna, fino a qualche giorno fa godeva di un panorama colorato, variopinto, con strade piene di verde che si inerpicavano sino al Castello. Oggi, resta solo una distesa di terra annerita, che sembra quasi non appartenere a questi luoghi. L’incendio secondo alcuni esperti geologi potrebbe causare con le prime piogge, problemi di tenuta dell’argilla su cui nasce il centro urbano. Ad andare in fumo anche giardini, recinzioni, segnaletica stradale e parchi, che rappresentano anni di lavoro e sacrifici di privati cittadini e delle pubbliche amministrazioni.  L’incendio, che ha interessato la città è partito dapprima ad Enna Bassa, e nel momento in cui tutti i mezzi erano lì è stato appiccato un altro incendio sulle pendici del monte, sotto il castello con almeno due focolai. Ad essere evacuate una trentina di famiglie. Il rogo ha interessato un versante del monte in cui sono presenti diverse villette, evacuate a scopo precauzionale.  Sulla natura del rogo il primo cittadino Maurizio Dipietro non si sbilancia. “Saranno gli organi competenti a stabilirla – dice -. Certo trovo strano che l’intera Sicilia possa bruciare, come sta accadendo nelle ultime settimane, più o meno contemporaneamente senza che dietro vi sia la mano dell’uomo”.

Mario Barbarino

Venerdì 11 Agosto 2017

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