ARS: PER LA PRIMA VOLTA IL LIBERO CONSORZIO DI ENNA RAPPRESENTATO DA DUE DONNE (ELENA PAGANA E LUISA LANTIERI)

Un successo indiscusso quello del Movimento cinque stelle che in Sicilia diventa il primo partito e che da solo è riuscito ad ottenere i voti di cinque partiti messi assieme uniti dall’Udc, a Forza italia per vincere una competizione elettorale che si prefigurava difficile ed impegnativa.

 

La Provincia di Enna riesce ad eleggere per la prima volta nella sua storia due deputate donne la prima Luisa Lantieri di Piazza Armerina eletta con 7,825 voti e la seconda Elena Pagana 26 anni, di troina e neolaureata dell’Università Kore che riesce ad ottenere 8,110 preferenze. Elena Pagana 26 anni, neo laureata presso la Kore di Enna. Grande affondo a livello regionale invece per il partito Democratico che negli ultimi anni ha visto ridimensionare la sua credibilità non solo in Sicilia ma in tutta Italia. Anche in Provincia di Enna il Pd viene distaccato di oltre 7,000 mila voti da M5s. Grande delusione per Mario Alloro che da solo ha totalizzato solo 1,925 voti. Per l’ex Sindaco Paolo Garofalo “Il Pd conferma di essere un grande partito plurale che raccoglie un contributo elettorale significatico. L’elezione di Luisa Lantieri corrisponde alla richiesta di regole e politica che sono state impedite negli ultimi due anni.” Ma di fatto la città capoluogo per la prima volta dopo molti anni non riesce ad eleggere nessun candidato in città forse a causa di una mancanza di unità all’interno del Partito Democratico che ha portato inevitabilmente ad una maggiore dispersione dei voti.  Per Luigi Di Maio “il nostro voto è libero, quello del centrodestra infangato fagli impresentabili”: Musumeci pur di vincere in questa tornata elettorale si è alleato anche con la Lega che per la prima volta con grande stupore entra nel Parlamento della Regione Siciliana.  Intanto già all’indomani delle elezioni, la maggioranza di Nello Musumeci comincia a perdere pezzi con l’arresto del deputato De Luca. per Ignazio Corrao del M5s “la coalizione che sostiene Musumeci è una ammucchiata senza senso tenuta in piedi da interessi vergognosi”. De Luca è accusato di associazione per delinquere finalizzata alla realizzazione di una evasione fiscale di circa 1.750.000 euro.  Il neo deputato, aveva ottenuto alle elezioni 5418 voti nella lista messinese di Udc – Sicilia Vera, è stato arrestato in esecuzione di un provvedimento cautelare emesso dal Gip del Tribunale di Messina a conclusione di articolate e complesse indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Messina, dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Messina e della Compagnia Carabinieri di Messina Sud. De Luca era tra quelli considerati impresentabili dal M5s. “Lo schema evasivo emerso – dicono gli inquirenti – prevedeva l’imputazione di costi inesistenti, da parte della Federazione Nazionale a vantaggio del Caf Fenapi s.r.l., individuato quale principale centro degli interessi economici del sodalizio criminale. La frode si è sviluppata basandosi sul trasferimento di materia imponibile dal Caf alla Federazione nazionale, in virtù del regime fiscale di favore applicato a quest’ultima, che ha determinato un notevole risparmio di imposta”.

Mario Barbarino

Mercoledì 8 Novembre 2016

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