A proposito della iniziativa della “porta” Pisciotto, non quella ormai distrutta, occorre ricordare il grandissimo murales fatto realizzare dall’Amministrazione comunale di Enna nel 1981 sul costone roccioso a ridosso del quartiere di S. Leone, sulla collina “Cerere Arsa”, raffigurante una lettura in chiave moderna “dal mito della terra e delle stagioni”, sembrava voler rassicurare chi arrivava da valle su i destini futuri della città, quasi a voler comunicare che Enna, legando passato e presente, riuscirà a trovare spessore della sua storia sufficienti energie per la sfida del nuovo millennio, recuperando la sua ragione di essere città, centro di attività, di innovazione e di cultura. Peccato che quel murales non esiste più.
Il grande murales di 780 mq. di superficie visibile a chi arrivava da valle verso il centro della città, fu realizzato da Fausto De Marinis, su incarico dell’Amministrazione comunale.
Chissà in avvenire se ci sarà “qualcuno” che vorrà tentare a rifarlo oppure ricostruire la “vecchia e storica
Porta Pisciotto” che era un altro “pezzo” importante storico della città. Si voglia sperare.
ENNA: MURALES DELLA ZONA PISCIOTTO IN COMPLETO ABBANDONO
