In questi giorni di novembre nella nostra città si è diffusa una notizia dirompente che sta pian piano occupando le notizie di tutti i quotidiani cartacei ed online, anche se nessuna posizione ufficiale viene ancora espressa da parte di nessuna forza politica: l’Hotel Sicilia, rappresenta per questa Provincia una struttura alberghiera storica, simbolo della città di Enna. Eppure questo Hotel che forse per gli ennesi è anche un luogo di grande importanza storico culturale entro pochi giorni rischia di chiudere.
La vicenda di per sé è una di quelle che colpisce per pesantezza nell’immaginario collettivo di una piccola comunità orgogliosa come quella ennese. L’albergo, infatti, rappresenta un simbolo nella storia della città: attivo da oltre 35 anni, punto di approdo per i forestieri e vanto cittadino in pieno centro storico. Le vicende legali dietro l’accaduto sono molto complesse, e ad essere coinvolte sono più soggetti, tra cui l’ex Provincia Regionale di Enna oggi Libero Consorzio di Enna. Ma oggi più che mai viene da chiedersi, quale sia il ruolo della politica ennese in questa vicenda, come mai nessuno, compreso il primo cittadino esprime nessuna posizione su un pezzo di storia di questa città che rischia di essere cancellato per sempre.Quello che è certo che non si può rinunciare con leggerezza ad un simbolo cittadino come quello rappresentato dall’Hotel Sicilia, un semplice Hotel qualcuno direbbe, ma se consideriamo la cronica morte a cui va incontro il centro storico di Enna, senza dubbio vedere morire per sempre una struttura come questa significa spegnere ancor di più una città che con mille difficoltà cerca di andare avanti. Anche facendo un breve sondaggio tra i nostri concittadini: lo sdegno e lo stupore popolare tra gli ennesi è abbastanza diffuso, tanto l’Hotel Sicilia rappresenta nell’immaginario e nel sentimento collettivo. Ecco perchè la nostra redazione si unisce all’appello lanciato in questi giorni dal Coordinatore Provinciale “Articolo Uno MDP Enna” Lillo Colaleo che dichiara: “riteniamo importante, per la nostra città, che si provi ancora a trovare spazi di discussione ed intervento per provare a sistemare, con la dovuta soddisfazione delle parti in causa, una soluzione che non comprometta la permanenza e salvi la sua valenza come simbolo culturale e storico della città. Siamo convinti che la storia della nostra città abbia un valore e che su questo valore le Istituzioni debbano fare le dovute riflessioni e considerazioni”.
Mario Barbarino