È stato inaugurato lo scorso 7 Dicembre da Mons. Vincenzo Murgano alla presenza dei Confrati il Presepe allestito all’interno del Santuario MariaSantissima di Valverde insieme ad un Mercatino di Natale.
Quest’anno si è voluto dare un tema specifico che lanciasse un messaggio chiaro, di riflessione e di fratellanza. Dalla Seconda Guerra Mondiale ad oggi, infatti, il mondo è stato segnato da grandi ed inaccettabili conflitti che hanno generato odio, divisioni e milioni di morti.
Proprio per
questo la Confraternita Maria Santissima di Valverde quest’anno ha pensato di
realizzare un Presepe di “memoria storica” affinchè esso, oltrepassando la
retorica, induca alla riflessione.
Si è così pensato di creare un percorso storico
riproponendo quattro momenti che hanno segnato il mondo, ed in un caso anche la
nostra città, con un’unica convergenza: la NATIVITÀ; Essa è vista come segno di
unione tra popoli, esempio di Pace, luogo dove il sentimento fraterno nasce e
non a caso viene collocata al centro delle quattro scene ergendosi ad immagine
centrale dove nasce il dono Divino.
Intorno alla Natività
sono state dunque ricreate quattro scene. La prima, in ordine cronologico, porta indietro di 75 anni. A quel 13 Luglio 1943, in
occasione della Seconda Guerra Mondiale, quando una bomba rase al suolo il
Santuario di Valverde salvando solo la statua della Madonna ritrovata tra le
macerie con appena qualche danno.
Il secondo momento riprodotto riguarda la “Guerra
Fredda” con il Muro di Berlino che per ventotto anni – dal 1961 al 1989 – non
ha solo diviso in due la città, ma ha simboleggiato la divisione di uno stesso
popolo che ha subìto la contrapposizione ideologica, politica e militare che
iniziò a crearsi nel post Seconda Guerra Mondiale.
Nella terza scena arriviamo nel nuovo Millennio, alla
New York che l’11 Settembre 2001 viene tremendamente frastornata da quattro
attacchi suicidi che provocheranno 2.996 morti molti dei quali sulle Torri
Gemelle dove si schiantarono degli aerei. Un attacco che impressionerà il mondo
e segnerà la storia fino ai giorni nostri.
Il viaggio della riflessione e della memoria è
proseguito in Siria dove da sette anni è in atto una guerra civile che nel
corso del tempo si è radicalizzata in tutto il Paese dividendo uno stesso
popolo – ma di etnie diverse – e varcando anche i confini fino a coinvolgere
altre Nazioni vicine e provocando migliaia di morti tra i civili.
La luce della speranza arriva invece dalla Natività
realizzata al centro del Presepe per simboleggiarne la sua importanza. Lì c’è
la Vita, il Dono della Pace e l’Amore che Dio ha donato ai suoi Figli, è lì che
siamo invitati a guardare e a prendere come riferimento la testimonianza di
Nostro Signore Gesù Cristo.Il Presepe
sarà visitabile fino al 6 gennaio da Venerdì a Domenica dalle ore 18 alle 21;
nello stesso periodo resterà esposto il simulacro di Maria Santissima di
Valverde.