FRANCESCO IUDICA TORNA A CAPO DELLA SANITA’ ENNESE

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Torna all’Asp di Enna il commissario Francesco Iudica, già prescelto in passato dal Governatore Raffaele Lombardo e designato oggi dall’attuale presidente Nello Musumeci che lo conferma da qualche giorno a capo della Sanità ennese. Iudica nel corso della conferenza stampa, presenta ai giornalisti le sue linee d’azione per il potenziamento (speriamo) della sanità ennese, già da diverso tempo in ginocchio a causa non solo della diminuzione delle risorse economiche stanziate dalla Giunta Regionale ma anche a causa del difficile reperimento di specialisti in radiologia, chirurgia e pronto soccorso. Conferma questa che forse andrebbe rivisto così come sta facendo l’attuale governo Nazionale il numero chiuso nella facoltà di medicina al fine di garantire un diritto alla salute che è inalienabile anche nei centri minori come Enna, dove spesso purtroppo i medici tendono a rimanere per poco tempo e chiedere trasferimento nei centri di provenienza, causando un danno notevole alla qualità dei servizi prestati, che vedono continuamente un tur nover di professionisti.

Iudica di orgine calatina, parla delle numerose potenzialità che questo territorio offre alla colletività a partire dalla neo Facoltà di Medicina Romena che ha definito una “risorsa fondamentale con cui bisognerà lavorare insieme”. Ma Francesco Iudica parla anche delle sua volontà di collaborare ed ascoltare tutti dai sindacati alle associazioni di categoria alla politica per il bene della sanità dell’entroterra siciliana, per evitare quello che altrimenti sarebbe un “irreversibile processo di marginalizzazione che di fatto è già in atto”.

Per Iudica “Solo se sapremo creare una strategia di dialogo tra struttura centrale e periferiche potremo evitare che il dato di migrazione sanitaria verso altre province aumenti sempre di più”, queste le parole di Iudica che punta tutto su una rinascita della sanità locale, che a suo modo di vedere le cose deve ripartire principalmente dai presidi sanitari periferici come Piazza Armerina, leonforte e Nicosia che negli ultimi anni hanno visto una drastica riduzione dei servizi a causa di una politica miope che guarda solo a risparmare a discapito della popolazione. Mentre all’Umberto I di Enna spetterà di offrire le attività di secondo livello.

Sempre sulla linea di abbattimento delle barriere ha affermato che sin da subito deve partire il processo di abbattimento delle barriere esistenti tra ospedale e territorio perseguendo in altre parole l’obiettivo che “gli ospedalieri facciano attività medica nel territorio e che quelli del territorio facciano attività medica negli ospedali. Occorrerà fare scelte coraggiose e difficili perché si tratterà di trovare il punto di mediazione tra diverse tensioni che soddisfino il principio di economicità insieme con quello di equità e di difesa del territorio”.

Mario Barbarino

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