LA STORIA DEL GIORNALISMO ENNESE NEGLI ULTIMI DUE SECOLI.

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Il giornalismo ennese ha una lunga storia. Ci è stata raccontata, in un lungo reportage pubblicato nel 1967 nella rivista “Henna”, edita dal Comune, da Salvatore Morgana, appassionato ricercatore e cultore di storia patria, che per tanti anni fu emerito corrispondente per Enna della “Società di Storia Patria Siciliana”. “Il giornalismo ennese ha avuto il suo fascino”, scrisse in quell’occasione il Morgana. “Per più di un secolo nelle pagine dei tanti giornali pubblicati in ambito locale, sono stati raccontati fatti e avvenimenti di vita cittadina: aspirazioni, lotte, sogni, progetti, battaglie ideali nel nome della libertà e del civile progresso. In quel tempo ad Enna, allora Castrogiovanni, la carta stampata la faceva da padrona e ogni domenica uscivano parecchi fogli per informare delle varie tendenze politiche e dei fatti di cronaca accaduti”. Si hanno notizie certe che il primo giornale che parlò diffusamente di Castrogiovanni risale al 1815. Fu “Il Giornale Patriottico”, un foglio che si pubblicava a Palermo, che nei suoi reportage – riguardanti il viaggio attraverso le città siciliane della Corte Reale Borbonica, prima del loro rientro a Napoli – si occupò ampiamente della visita delle Loro Altezze Reali a Castrogiovanni. Il cronista, nel dare il resoconto della visita, diede ampio spazio ai festeggiamenti ricevuti nella città turrita. Lungo l’excursus, che ha fatto il Morgana, riguardanti i giornali editi nella nostra città. Nel 1894 la Tipografia di Edoardo Scandaliato, che iniziò la sua attività nel 1893, pubblicò l’ “Euno”, dal costo di cinque centesimi a copia. Nello stesso periodo uscì un foglio, supplemento dell’ “Euno”, illustrato dal pittore ennese Luigi Gallina (1865 -1931), dal suggestivo titolo “La Libertà”, che iniziò la pubblicazione settimanale il 2 agosto 1895. Era d’ispirazione monarchica e attaccava la politica di Napoleone Colajanni e dei suoi sostenitori. A “La Libertà” si affiancò un altro giornale dal titolo “L’Enna”, fondato nel 1895, che sosteneva la politica del Colajanni. Nelle pagine interne vi erano ampi reportage di cronaca locale con piccanti notizie e resoconti di vita cittadina. “Il Progresso” fu un altro giornale che esaltò l’attività amministrativa e politica di Napoleone Colajanni. Il primo numero uscì il 10 febbraio 1901. Era considerato un giornale culturale ma si occupava anche di feste, di veglioni e di problemi riguardante la scuola. A questi giornali, nel 1904, se ne aggiunse un altro “Enna libera”, periodico​settimanale stampato, come gli altri, dalla tipografia Scandaliato. Questo foglio non ebbe fortuna, dopo un anno di vita cessò d’essere pubblicato. Nel novembre 1906 vide la luce un quindicinale letterario dal curioso titolo “Mentre l’inverno torna”, col sottotitolo “schema d’un giornale a venire”, che si avvalse della collaborazione di Enrico Anzalone, Enrico Potenza, Carlo Rosso di Cerami ed altri. Uscì fino all’aprile del 1907. A gennaio dello stesso anno si ebbe il primo numero de “La Gazzetta Ennese”, un giornale, pubblicato fino al 1914. Fu definito giornale battagliero, ardito, cavalleresco. Antagonista de “La Gazzetta Ennese” il giornale “La Campana” con un sottotitolo assai eloquente: “Voi suonerete le vostre trombe, noi suoneremo le nostre campane”. Fu stampato dalla tipografia ‘La Propaganda’ dei fratelli Arengi ed era l’organo ennese del Partito Popolare di Luigi Sturzo. La sua pubblicazione cessò verso la fine del 1921. “Vita Nuova” fu un altro titolo pubblicato tra il 1910 e il 1913 d’ispirazione democratica-liberale, un giornale dove collaborò anche l’Onorevole Colajanni. Un numero unico uscì il 1° Maggio 1912 dal titolo “La Madre Terra”, a sostegno dei lavoratori agricoli. Nel 1913, sempre con i tipi di E. Scandaliato, fu pubblicato “Il Dovere”, organo dei democratici liberali. Durante gli anni della grande guerra 1915 – 18 il giornalismo ennese cadde nell’oblio. I problemi civici furono accantonati per essere ripresi a guerra finita. Il primo giornale pubblicato dopo la vittoriosa guerra fu “La Baionetta”, organo ufficiale dei combattenti e reduci. Tra il 1919 e il 1920 uscirono dei numeri unici in occasione di eventi postbellici. Un settimanale satirico, stampato dalla tipografia Arengi & Coppola, dal titolo “D’Artagnan”, iniziò la pubblicazione nel 1924. Fu definito dinamico, futurista, schioppettante. L’ultimo numero uscì alla fine del 1925. Coevo del “D’Artagnan” fu “Il Maglio”, un settimanale politico indipendente pubblicato dalla tipografia Florindo Arengi. Propugnava il progresso della città e staffilava il malcostume. In terza pagina poesie dialettali di Alfredo Rutella. Un settimanale di successo fu “Il Trombone”, apolitico e anche umoristico. Era atteso e seguito da tutti. Nel 1921 s’era spento Napoleone Colajanni e nel 1926 Castrogiovanni fu elevata a capoluogo di provincia. La stampa cittadina si adeguò al nuovo status di città capoluogo. Nel 1927 al posto de “Il Trombone” iniziò la pubblicazione il settimanale “L’Idea ennese”. Nel 1928 uscì “Il Siciliano”, periodico della Provincia di Enna. Nello stesso anno, edito dalla tipografia Arengi iniziò la pubblicazione “Il Lunario Siciliano”, un giornale letterario fondato da Nino Savarese, che ebbe collaboratori del calibro di Francesco Lanza, Telesio Interlandi, Giovanni Centorbi, Aurelio Navarria ed altri. La “Fiera Letteraria”, settimanale di lettere e arti a tiratura nazionale, il 6 gennaio 1928 così scrisse a conclusione di un articolo a più colonne: “…un giornale che si stampa ad Enna, che viene letto in tutta Italia”. Il quotidiano indipendente “Il Solco” ruppe il silenzio degli anni dopo il secondo conflitto mondiale. Fu il giornale locale più letto e anche il più longevo del dopoguerra. Pubblicato dalla tipografia dei fratelli Spagnolo nella seconda metà del 1943, costava una lira ed era diretto da Pietro Vento, valente giornalista, poi trasferitosi a Trapani. Nel 1944 “Il Solco”, da quotidiano divenne settimanale. Il giornalista Nello Gandini fu l’ultimo direttore responsabile. Anche l’Azione Cattolica ebbe il suo giornale, un quindicennale dal titolo “Roccia Viva”, diretto da Santi Marotta con validi collaboratori tra cui Augusto Lucchese. Tra il 1943 e il 1947 è tutto un fiorire di pubblicazioni. Si Citano: “1° Luglio 1943”; “La voce del Popolo”; “Il Rasoio Pelo e Contropelo”.​In quel periodo fu pubblicato dal Circolo Universitario Ennese un numero unico dal titolo “Ipecacuano” diretto da Umberto Domina il quale, nel suo editoriale, con spirito goliardico, così scrisse, in versi: “Sono Ipecacuano […] e per Presti non nocivo, prima sarto e poi sportivo, mentre forse ai Colajanni può causare degli affanni…”. Nel 1951 si vide comparire, pubblicato a Palermo, “Il Comune”, un periodico di stampo politico che si occupò anche della provincia di Enna. In tutti questi anni si sono pubblicati dei fogli unici dai vari titoli per illustrare i grandi avvenimenti culturali, politici, turistici, sportivi della città. Tra questi nel 1964 venne pubblicato un foglio dal titolo “Senza titolo” per volontà dei giovani di Azione Cattolica della parrocchia di San Giovanni. Due numeri unici speciali vennero pubblicati in occasione delle visite ufficiali dei Presidenti della Repubblica Antonio Segni (1964) e Carlo Azeglio Ciampi (2004).

Salvatore Presti

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