Troina,
19 gennaio 2019 – Istituire una Tenenza dell’Arma dei Carabinieri nel
Comune di Troina, incrementare il personale del Corpo Forestale al
distaccamento locale, inasprire le pene previste per il reato di pascolo
abusivo, sostenere finanziariamente l’Azienda Speciale Silvo Pastorale
per gestire il patrimonio sottratto con l’interdittiva antimafia,
equiparare i terreni sottratti ai beni confiscati alla mafia nell’ambito
della misura del PON Legalità e istituire nell’area dei Nebrodi la
“Zona franca della Legalità”.
È quanto ha chiesto ed approvato
all’unanimità il consesso civico di Troina, nella seduta intercomunale
svoltasi ieri sera nella “Sala Lazzati” della Cittadella dell’Oasi,
convocata in seduta straordinaria e aperta a tutti i sindaci ed i
componenti delle amministrazioni e dei consigli comunali dell’ex
Provincia di Enna e dei comuni ricadenti nell’area dei Nebrodi, per
discutere su iniziative e proposte da intraprendere per il ripristino
della legalità all’interno del territorio del Parco.
La proposta,
sarà oggetto di un documento unico e condiviso, ma aperto ad ulteriori
iniziative ed integrazioni, che sarà sottoposto alla firma di tutti i
sindaci del territorio, prima di essere inviato al Presidente della
Repubblica Italiana, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al
Ministro degli Interni, al Ministro della Difesa, al Presidente della
Regione Sicilia, al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, al
Comandante dell’Arma dei Carabinieri della Legione Sicilia e al Prefetto
di Enna.
“Questa non è la battaglia di una persona contro un sistema
che opera in questo territorio – ha dichiarato il sindaco Fabio Venezia
– , ma per il futuro del nostro territorio e delle aree interne.
Bisogna concretizzare idee, parole e azioni e ripartire con l’attenzione
dello Stato, perché da soli gli amministratori non possono compiere il
loro dovere. Occorre ripensare al futuro partendo non solo dalla
legalità, perché senza sviluppo non c’è legalità e senza legalità non
c’è sviluppo. Il modo migliore per rispondere a quanto accaduto è
mettersi all’opera e chiedere sostegno a chi è in grado di darcelo,
perché questa non si riduca ad una battaglia di repressione, ma di
opportunità. E, tutti insieme, dobbiamo riuscirci”.
Un appello
accolto e condiviso da numerosi sindaci, amministratori e consiglieri
provenienti dai comuni di Acquedolci, Agira, Assoro, Bronte, Cerami,
Cesarò, Gagliano Castelferrato, Enna, Nicosia, Piazza Armerina,
Randazzo, Regalbuto, Santo Stefano di Camastra e San Teodoro,
appositamente giunti, insieme a molti esponenti delle forze dell’ordine,
per esprimere la solidarietà e la stima personale e della propria città
per l’operato del primo cittadino e per assicurare il proprio appoggio
incondizionato a supporto delle future iniziative da intraprendere.
A
testimoniare vicinanza anche il presidente del Parco dei Nebrodi Luca
Ferlito, che ha garantito a breve un rafforzamento di unità nel
distaccamento del Corpo Forestale del territorio di Troina e Cesarò, che
necessita di maggior controllo, e l’onorevole Giovanni La Via che,
sulla scorta della lotta comune contro la criminalità, ha assicurato il
proprio impegno a lavorare per sviluppare un’economia, che manca
purtroppo di idee e di progetti, ma che può contare sulle risorse della
Comunità Europea.
Assente, per impegni istituzionali, il
presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci che, con una lettera
inviata al primo cittadino, in cui ha espresso apprezzamento e supporto
per il suo impegno sul fronte della legalità, lo ha convocato per un
incontro personale, a Palazzo d’Orleans, martedì 29 gennaio prossimo.
IL CONSIGLIO COMUNALE CHIEDE ALLO STATO PIU’ FORZE DELL’ORDINE E MISURE SPECIALI PER IL PARCO DEI NEBRODI
