“La mozione discussa ieri in Consiglio comunale con cui impegnavamo il Sindaco ad intimare ad AcquaEnna di astenersi dal sospendere le utenze morose senza il preventivo accertamento, da parte dei servizi sociali, della sussistenza delle condizioni di disagio economico, garantendo il minimo vitale, ha messo in crisi l’Amministrazione Dipietro”, lo dichiarano i due consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle Cinzia Amato e Davide Solfato. “Ci aspettavamo un’indignazione da parte dell’Aula – spiega la Amato – ma non nei confronti di chi ha presentato la mozione e di chi l’ha sostenuta, bensì nei confronti del Gestore del servizio, che proprio in prossimità delle festività natalizie, ha pensato bene di colpire gli utenti disagiati”.
“L’accusa di demagogia che ci ha rivolto il sindaco, la premessa sulle tematiche nazionali (quella si, che era demagogica!) da cui è partito nel suo intervento e il riferimento all’asse politico M5S-PD – aggiunge – sono la dimostrazione della grande difficoltà del sindaco di fronte a questo argomento, che ha tentato solo di spostare l’attenzione su altri temi”.
“È giusto ricordare – continua
Solfato – che sul tema dell’acqua pubblica, da presidente dell’ATI, ha
proposto solo una volta la rescissione del contratto con AcquaEnna,
quando c’erano parecchi assenti, senza più avanzare la medesima
proposta.
Inoltre, ora cerca di appigliarsi alla mancanza di leggi
sulla pubblicizzazione, ma non era quello che sosteneva durante la
campagna elettorale”.
“Ricoprire da molti anni un incarico istituzionale, forse ha fatto dimenticare a Dipietro che fare politica significa mettersi al servizio dei cittadini e questa non è certo demagogia”, concludono i due portavoce.