Si è svolta domenica 17 febbraio la protesta degli allevatori della zootecnia della Provincia di Enna, a cu si sono aggiunti anche gli agricoltori nei pressi del Sicilia Outlet Village a Dittaino. Una manifestazione corposa che ha visto la partecipazione di circa 600 tra allevatori ed agricoltori in ginocchio a causa del bassissimo prezzo del latte e del grano che non consente più alle decine di imprese dislocate su tutto il territorio provinciale di portare avanti la produzione di questi prodotti primi. “Sono sempre più alte le spese che dobbiamo affontare – dichiara uno dei tanti manifestanti presente a Dittaino – ma poi dopo giorni di duro lavoro quello che ci resta in tasca è veramente poco “. La manifestazione di protesta così come in Sardegna parte dal basso, per volere dei lavoratori che non si riconoscono più in nessuna sigla sindacale.
“Di questo passo saremo costretti a chiedere il reddito di cittadinanza ed abbandonare definitivamente le nostre imprese – dichiara il signor Marco – lo stato e l’Europa non ci danno nessuna garanzia, ne tutelano il nostro duro lavoro che viene massacrato dalle tasse e leggi che non incentivano la nostra attività.
Infatti secondo gli attuali accordi stabiliti dalla Comunità Europea vengono agevolati gli export di “prodotti tecnologici” dell’area Euro in cambio di import di prodotti agricoli come appunto il latte, che arriva in Italia a prezzi molto bassi dall’est Europeo, dove la tassazione è intorno al 10% contro l’oltre 60% della tassazione Italiana.
Per il presidente regionale dell’unione allevatori Sicilia Carmelo Galati oggi “50 chili di frumento costano attualmente quanto un pacchetto di sigarette e che una bottiglia di vetro vale di più della salsa che contiene, ed un litro di latte vale quanto un litro di acqua in bottiglia, in altre parole manca oggi la dignità data alla qualità del prodotto vero”.
I manifestanti chiedono quindi l’obbligo della tracciabilità come garanzia di qualità per tutti i consumatori e l’aumento ad almeno un euro del prezzo del latte.
Per il Senatore del M5S Fabrizio trentacoste: “La rabbia contro una politica fin qui impotente e incapace di dare risposte è comprensibile. Come rappresentante dei cittadini è mio dovere dar voce alla loro protesta e raccogliere le loro richieste per portarle a Roma all’attenzione del Governo. Ho assistito a una protesta civile e concordata con le Forze di Polizia, durante la quale è stato versato in strada latte e grano frutto del loro lavoro, bene, ormai senza valore: vederlo scorrere ai bordi della strada è stato terribile”.
Per il Sindaco di Nicosia L’appoggio della deputazione ennese è fondamentale, “oggi tutti i paesi dei Nebrodi e delle Madonie stanno vivendo una situazione drammatica. A Nicosia vi è una manifestazione permanente presso l’aula consiliare che verrà portata avanti fino a quando l’Agea non darà delle risposte concrete ai bisogni dei nostri produttori”.
Mario Barbarino