Il Mistero della Croce nel convento di Santa Maria di Gesù a Gagliano Castelferrato”.

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Domenica 28 aprile, nella straordinaria e affollata cornice del seicentesco Convento di Santa Maria di Gesù, nell’anno del 360° anniversario della sua fondazione, l’architetto Nicola Di Gesu ha presentato, al grande pubblico, il suo libro dal titolo “Il Mistero della Croce nel convento di Santa Maria di Gesù a Gagliano Castelferrato”.
Un intreccio di Architettura, Paesaggio, Misure e Parole per riscoprire il vero DNA di questo importante Monumento. La ricerca di archivio, il rilievo diretto del manufatto sono stati necessari e fondamentali per arrivare al lavoro di sintesi dell’autore, il quale ha costantemente desiderato “sottrarre il superfluo al contemporaneo”. Ciò per liberare la scena e lasciare spazio ad un autentico dialogo tra Antico e Nuovo, pur mantenendo la chiara lettura dei diversi frammenti tenuti insieme dalla nuova composizione architettonica.
“Misura Emozionale” e “Misura Metrica”, i due estremi che hanno guidato le riflessioni di tutta la presentazione del libro, messi insieme da un segno univoco: la Croce, come ha chiaramente sottolineato nel suo contributo il Prof. Mauro Alpini, Docente della Scuola di Architettura dell’Università di Firenze.
A questo punto è stato chiaro, per l’attenta e incuriosita platea della serata, che il racconto non poteva essere pensato, solo, in termini architettonici, non poteva, neanche, essere pensato, solo, in termini storici, ma era fondamentale fonderlo con il significato teologico, di cui P. Pietro Antonio Ruggiero, Arciprete dell’Unità Pastorale “S.Cataldo” di Gagliano Castelferrato, ha magistralmente parlato, sollecitato dal giovane moderatore Fabio Linguanti, dottorando dell’Università degli Studi di Palermo – Aix-Marseille Université, il quale ha posto la massima attenzione sul valore che corre tra Segno e Simbolo, introducendoci così verso quella che è stata una delle questioni fondamentali che andava risolta dal progetto architettonico, ovvero, da una parte, cosa aveva rappresentato la storica Via Crucis che conduceva al Convento, fino alla metà degli anni ’50 del ‘900, quando viene distrutta, dall’altra cosa poteva e doveva diventare, per il mondo contemporaneo, quella scena, in cui Paesaggio e Architettura, avevano scritto una delle pagine più eloquenti della scena urbana della cittadina siciliana, che attendeva e desiderava di essere riscoperta e rivisitata per ridare il nuovo e giusto splendore all’intero Convento, che dalla sua fondazione ad oggi, non ha mai smesso di essere il cuore pulsante di tutta la comunità gaglianese, per l’occasione rappresentata ufficialmente dal vicesindaco, nonché assessore ai lavori pubblici del Comune di Gagliano Castelferrato, Geom. Vincenzo Di Cataldo.

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