PIETRAPERZIA 23 MAGGIO 2019: MANIFESTAZIONE DELLA LEGALITA’ IN MEMORIA DELLA STRAGE DI CAPACI

Anche quest’anno a Pietraperzia, ha avuto luogo la consueta manifestazione della legalità, in commemorazione dell’anniversario della strage di Capaci.

Alle ore 10:00, presso la piazza Vittorio Emanuele, si sono radunati i bambini delle classi dell’Istituto Comprensivo Vincenzo Guarnaccia di Pietraperzia, dando inizio ad un corteo che, sfilando per le vie del paese, si è diretto presso la villa comunale.

Nel corso della manifestazione alcuni bambini hanno intonato dei canti e letto alcuni pensierini scritti da loro in classe, ponendoli successivamente nell’albero della Legalità, piantato lo scorso anno all’interno della stessa villa.

Erano presenti per l’evento: il sindaco Avv. Antonio Calogero Bevilacqua, le classi della scuola dell’infanzia e di primo grado dell’Istituto Comprensivo Vincenzo Guarnaccia ed i rappresentanti delle varie istituzioni del paese, quali il Comune, la Scuola, il Corpo Forestale, i Carabinieri e la Polizia Municipale.

Con la strage di Capaci si ricorda l’attentato esplosivo compiuto da Cosa Nostra il 23 maggio 1992 nei pressi di Capaci in provincia di Palermo, volto ad uccidere il magistrato antimafia Giovanni Falcone. Il tutto avvenne intorno alle 17:56. Oltre al magistrato Falcone, persero la vita pure altre quattro persone, tra cui: la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Vi furono inoltre 23 feriti, fra i quali: gli agenti Paolo Capuzza, Angelo Corbo, Gaspare Cervello e l’autista giudiziario Giuseppe Costanza.

La suddetta strage, festeggiata dai mafiosi nel carcere dell’Ucciardone, un antico istituto penitenziario di Palermo, provocò una reazione di sdegno nell’opinione pubblica e lo provoca tutt’oggi nel cuore di ognuno di noi.

Voglia, dunque, la commemorazione di questo triste evento, essere d’esempio per le nuove generazioni nei quali risiede la futura società civile, voglia essere il sogno di una Sicilia migliore, poiché non solo il magistrato Falcone ma tanti altri come: Paolo Borsellino, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Peppino Impastato, Don Pino Puglisi e diversi ancora, hanno sacrificato loro stessi per poter difendere il proprio Paese da questa terribile piaga quale la mafia, appunto.

Servitori dello Stato e uomini di Chiesa, tutti accomunati dalla battaglia del bene sul male, per i quali ognuno di noi può comunque porre un pensiero positivo, facendo riferimento ad una delle più belle frasi dello stesso Giovanni Falcone: “La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio ed avrà anche una fine. Piuttosto bisogna anche rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave; e che si può vincere non pretendendo l’eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni”.

Giovanna Modesto