Da CASTROGIOVANNI… ad ENNA: oltre 90 fa il 27 Ottobre 1927 la città dopo novecento anni riprese il nome classico di Enna.

Dopo la data del 6 dicembre 1926, quella dello storico messaggio telegrafico del Capo del Governo, Benito Mussolini, che elevò Castrogiovanni al rango di Capoluogo di Provincia, un’altra significativa data è da ricordare: il 27 ottobre 1927, il giorno in cui fu sancito il ritorno della nostra città all’antico nome di Enna, la città latina cara ad Ovidio e Cicerone che la difese presso il Senato romano dopo gli anni del saccheggio per opera di Verre. Sono trascorsi oltre 90 anni da quando con Regio Decreto N° 2050 S.M. il Re Vittorio Emanuele III autorizzò il Comune a cambiare il toponimo del neo capoluogo da Castrogiovanni ad Enna. Dopo novecento anni (tanto durò il nome d’origine araba di Castrogiovanni) la città cara a Cerere e a Proserpina assunse il suo antico nome classico di Enna, che d’allora campeggia nel labaro della città. Il podestà Enrico Anzalone il due novembre 1927 fece affiggere un manifesto quale “segno di gioia e gratitudine al Governo per l’avvenimento”. Da quel momento grande fu la responsabilità degli amministratori dell’epoca che dovettero approntare, nell’immediato, gli immobili idonei ad “ospitare” gli uffici provinciali. Le cronache del tempo ci fanno sapere che in città fu tutto un fiorire d’iniziative finalizzate a tale scopo. I nuovi uffici provinciali furono provvisoriamente così sistemati: la prefettura e l’amministrazione provinciale nell’ex monastero di San Marco la cui piazza antistante fu intitolata “Piazza VI dicembre”, a ricordo dell’evento; l’intendenza di Finanza nell’ex monastero di S. Benedetto; la camera di commercio nell’ex convento di San Francesco di Paola; la Banca d’Italia e l’ufficio del Genio Civile in case d’affitto; il tribunale, istituito il 28 ottobre 1929, nell’ex convento di S. Francesco d’Assisi; l’ufficio provinciale d’igiene e profilassi nell’ex convento di S. Agostino. Tutte sistemazioni “provvisorie” che dopo diversi anni ebbero la definitiva localizzazione. Si pensi che il Palazzo del Governo fu completato intorno al 1938-39 e l’Ufficio d’Igiene di Via Messina agli inizi degli anni sessanta così come i palazzi Inam, Inps e Inpdap. Le date del 6 dicembre 1926 e 27 ottobre 1927 segnarono così la svolta storica della città, che uscì dal modesto ruolo di capoluogo di mandamento per assumere quello di capoluogo di provincia. Insieme ad Enna, con Regio Decreto Legge del 2 gennaio 1927, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia l’11 gennaio dello stesso anno, furono elevati a capoluogo di provincia i comuni di: Bolzano, Brindisi, Frosinone, Gorizia, Nuoro, Matera, Pescara, Pistoia, Ragusa, Savona, Terni, Varese, Vercelli, Viterbo. (nella foto cartolina d’epoca la Piazza VI Dicembre) Salvatore Presti