In merito alle dichiarazioni odierne del Presidente Musumeci circa il monitoraggio delle infrastrutture siciliane, che “non possono più attendere i tempi biblici di scelte politiche e amministrative dell’Anas o delle ex province”, Anas evidenzia che le attività di monitoraggio che sarebbero in fase di avvio da parte della Regione Siciliana non hanno nulla a che vedere con le infrastrutture gestite da Anas.
Si ricorda che in Sicilia Anas gestisce complessivamente quasi 4200 km di rete, tra strade statali e autostrade in gestione diretta (ovvero tutte le autostrade eccetto A18 “Messina-Catania”, A20 “Messina-Palermo” e “Siracusa – Rosolini”).
I 1600 ponti e viadotti gestiti sono costantemente controllati e monitorati, attraverso software specifici adottati in azienda che incrementano l’efficacia di Anas sulla manutenzione della rete.
Si ricorda che nell’isola la programmazione pluriennale (2016-2020) di Anas ha raggiunto valori economici molto elevati, essendo pari a quasi 5,9 miliardi di euro.
Questi sono ripartiti tra nuove opere, per quasi 4,8 miliardi, e manutenzione programmata, per 1,1 miliardi di euro. Per quanto riguarda la manutenzione programmata sono attivi interventi pari a circa 180 milioni e in attivazione pari a 600 milioni di euro.
Va evidenziato, infine, che l’avanzamento degli interventi di manutenzione e riqualificazione è condizionato dalla necessità di trovare un compromesso tra l’esigenza di accelerare l’attuazione mediante l’attivazione di più cantieri contemporanei e l’opportunità di attenuare i disagi alla circolazione che gli stessi cantieri inevitabilmente creano, limitandone quindi il numero.