L’apertura dell’anno sociale dell’Accademia Pergusea quest’anno avrà una valenza in più, sarà all’insegna della cultura. “L’Accademia – ha annunciato Nino Gagliano – inizierà la propria attività con la promozione culturale della nostra città voluta dal Centro Studi per la Storia dell’Arte dedicato alla memoria del compianto Rocco Lombardo”. La data prescelta è quella del prossimo 8 gennaio 2020, alle ore 19:30, al Duomo. Sarà Angelo Bartuccio, un giovane originario di Enna, residente in Veneto, laureatosi in storia dell’arte all’Università Cà Foscari di Venezia, a ripercorrere alcuni passi della storia ennese, commentando le opere di due grandi interpreti della pittura siciliana, Filippo Paladini e Vincenzo Roggeri, entrambi attivi nella Sicilia centromeridionale nei primi anni del secolo XVII che, con le loro opere pittoriche, hanno impreziosito il Duomo, “che diverrà – ha scritto il Bartuccio – una sorta di macchina del tempo capace di svelare le pieghe della storia, spesso quasi sconosciute nella nostra città. Riscopriremo uno dei nostri grandi tesori in questo retaggio plurigenerazionale di artisti che scelsero proprio Enna come punto di partenza per riportare la Sicilia al pari degli altri grandi centri”. Ha affermato anche: “Enna e il suo Duomo, che personalmente amo definire ‘merletto di pietra’ per i decori lapidei e lignei che contiene, divenne adeguato scrigno delle migliori opere di questi due grandi artisti, il Paladini, pittore fiorentino, che dipinse e lasciò al Duomo le cinque grandi tele dedicate alla vita della Vergine, e il Roggeri, artista seicentesco nisseno che ad Enna si espresse con ben 15 opere nella chiesa Madre poste nel cornicione della navata centrale ed una pala d’altare nel transetto (nella foto) ed, inoltre, una nella chiesa di San Giovanni, interpretando il gusto più squisitamente locale, abilmente unito a retaggi cavaraggeschi”.
Angelo Bartuccio, nativo di Enna, da sempre legato alla sua terra d’origine, è socio corrispondente dell’Accademia Pergusea e collabora stabilmente con il Centro Studi per la Storia dell’Arte “Rocco Lombardo”, in seno alla stessa. Vive a Padova, ottenuta la laurea triennale in “Progettazione e gestione del turismo culturale”, approda all’Università Cà Foscari di Venezia dove consegue la laurea magistrale in storia dell’arte col massimo dei voti. In ambito storico-artistico si è interessato a studi sull’arte siciliana e sulla storia dell’architettura veneta con alcune pubblicazioni ed ha in programma altri contributi per importanti riviste scientifiche del settore. Da tre anni gestisce il blog di “Artèpassione” con cui ha portato la divulgazione della storia dell’arte in tutto il mondo. Per quasi due anni è stato collaboratore di “Tesori d’Italia Magazine” occupandosi della stesura di articoli di carattere culturale e promozione territoriale, anche dell’ennese. Di recente è diventato docente di storia dell’arte dell’Università Popolare di Camponogara (VE), presso cui ha tenuto, nel 2019, un corso celebrativo su “I 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci”. Infine, da poco, ha intrapreso una collaborazione con “Humanities for change” per la diffusione della cultura in ambiente digitale e social.
“L’evento di mercoledì 8 gennaio al Duomo, ad iniziativa dell’Accademia Pergusea – hanno detto all’unisono Angelo Bartuccio e il presidente Nino Gagliano – sarà il primo di una lunga serie d’incontri volti alla conoscenza e alla conseguente riappropriazione dei nostri beni culturali, del nostro modo di sentire la città. Il buon futuro nasce inevitabilmente dalla conoscenza del nostro passato. Ciò, infatti, rende attivi i cittadini che fanno parte di una comunità unita ma eterogenea”. Il Comitato ennese della Dante Alighieri, retto dal prof. Pietro Colletta, ha patrocinato l’evento di grande rilevanza culturale. La cittadinanza è invitata ad intervenire. Ingresso libero.
Salvatore Presti