Chiesa di San Michele Arcangelo di Enna di proprietà del FEC: partono i lavori di restauro.

Con la consegna nella mattinata del 21 febbraio, alla ditta risultata aggiudicataria dell’appalto dei lavori di restauro degli stucchi, delle cornici, delle superfici decorate e lapidee della Chiesa di San Michele Arcangelo di Enna – finanziato dal Patto per il Sud 2014–2020 per un importo di € 500.000,00 – proseguono gli interventi conservativi e di valorizzazione della Chiesa di proprietà del Fondo Edifici di Culto (FEC).

La consegna sarà occasione per rinnovare, su input della Prefettura in collaborazione con la Soprintendenza e l’ausilio del Comune capoluogo, il condiviso intento delle Istituzioni del Territorio di intraprendere e realizzare un sinergico percorso diretto a valorizzare il vasto patrimonio artistico e culturale ennese, di cui il FEC possiede gioielli di grande pregio, coinvolgendo in tale percorso le componenti attive della società civile.

Saranno presenti anche S.E. il Vescovo della Diocesi di Piazza Armerina, i vertici delle Forze dell’Ordine, il Sindaco del Comune di Enna e gli esponenti del mondo dell’associazionismo e degli ordini professionali, oltre agli studenti della Facoltà di Ingegneria e Architettura dell’Università Kore e dell’Istituto Regionale d’Arte di Enna che potranno godere di un momento formativo in situ.

Infatti la Chiesa di San Michele Arcangelo, che sorge in Piazza Mazzini di fronte alla Cattedrale del Capoluogo, conserva all’interno numerose pregevoli opere artistiche, quali preziosi dipinti su tela raffiguranti l’Addolorata, San Giovanni, San Michele Arcangelo, l’Immacolata  e la Sacra Famiglia. Sotto il profilo architettonico è impreziosita dalla particolare forma, dai pregevoli stucchi e dal pavimento in ceramica di Caltagirone.

Alla presentazione dei lavori di conservazione e restauro è prevista anche la partecipazione del Prof. Giuseppe Mazzilla, già Preside del Liceo Artistico Regionale di Enna, che ha contribuito nel 1957 al rifacimento del pavimento, ricoperto da piastrelle smaltate in ceramica di Caltagirone con motivi di tralci baroccheggianti.

La conclusione di detti lavori consentirà di restituire la Chiesa alla fruibilità del culto religioso e al circuito turistico, costituendo un necessario volano per lo sviluppo socio-economico e culturale del territorio.