“Non c’è tempo da perdere, l’impennata vertiginosa dei casi da Coronavirus in provincia di Enna richiede una risposta urgente da parte di tutte le Istituzioni. L’epidemia da infezione da “Coronavirus” nel territorio sta subendo un notevole aumento, specie se rapportata alle altre provincie della Regione Siciliana, sia in termini di estensione territoriale sia in relazione alla densità di popolazione. Va detto che dei quattro presidi ospedalieri della nostra provincia, solo il P.O. Umberto I di Enna risulta dotato di posti letto in Rianimazione (tra l’altro in numero esiguo), a cui vanno aggiunti quattro posti letto di analoga funzionalità, di recente istituzione, presso il P.O. Basilotta di Nicosia. A questo, si deve purtroppo aggiungere che la Procura di Enna, nei giorni scorsi, ha addirittura aperto un fascicolo per epidemia colposa legato alla morte di una paziente, ricoverata al reparto di Medicina dell’Umberto I di Enna, deceduta per coronavirus dopo il trasferimento all’ospedale Chiello di Piazza Armerina. Secondo l’accusa, la donna sarebbe stata trasferita a Piazza Armerina senza che i medici avessero effettuato alcun tampone e nonostante presentasse i sintomi di infezione da Covid 19. Nelle scorse ore, ancora, è stato diffuso un video che riprendeva crepe nei muri e tratti di inadeguatezza della struttura di Leonforte dove erano stati trasferiti dei pazienti Covid in via di guarigione dall’ospedale Umberto I, si tratta dell’edificio per la fisioterapia e la riabilitazione che si trova accanto al Ferro Branciforti Capra. La denuncia ha indotto l’Asp a correre ai ripari con urgenza e la direzione ha annunciato che in giornata i pazienti saranno trasferiti in un’ala dell’ospedale, in sicurezza, con percorsi dedicati e senza far correre alcun rischio al personale e ai pazienti. E infine, si apprende che già tre infermieri di area emergenza sono risultati positivi al test del tampone, notizia che desta non poche preoccupazioni essendo il pronto soccorso il luogo dove “girano attorno” medici, infermieri, personale 118 e pazienti e dove vengono prestate le prime cure in tutti i casi di urgenza emergenza”. Ad oggi, è evidente che i Presidi Ospedalieri del territorio, nonostante il grande sforzo di medici, infermieri e del personale sanitario in generale, presentano evidenti criticità e devono essere messi immediatamente nelle condizioni di poter far fronte a questa terribile emergenza”. L’appello giunge dal deputato del Movimento 5 Stelle Andrea Giarrizzo che nelle scorse ore ha inviato diverse missive rivolte alle figure istituzionali di competenza. “Attraverso la prima, rivolta al Presidente della Regione Siciliana, all’Assessore regionale alla Sanità e, per conoscenza, al Prefetto di Enna, al Commissario Straordinario del Libero Consorzio di Enna e al Direttore Generale dell’ASP di Enna, – spiega il parlamentare – si chiede di mettere in campo azioni urgenti, tra queste: – l’aumento dei Posti Covid-19 positivi, dei posti di Terapia Intensiva e del personale sanitario per far fronte all’emergenza Coronavirus, così come è avvenuto per Siracusa dove la Regione ha deciso di inviare ulteriore personale medico; – una figura di affiancamento e supporto alla gestione amministrativa dell’emergenza, con il fine di alleggerire la mole di lavoro della dirigenza dell’Asp e rendere più fluido il processo di gestione dell’emergenza stessa, valutando la nomina di un Commissario ad acta come già fatto nelle province di Agrigento e Siracusa; – l’aumento del personale sanitario atto a prestare servizio nel laboratorio analisi dei tamponi per COVID-19, allestito dall’Azienda Sanitaria Ospedaliera, con il fine di aumentare la mole di tamponi analizzata giornalmente; – di verificare che vengano prese le giuste misure per garantire la sicurezza sanitaria durante gli spostamenti da presidi ospedalieri ad altri; – l’istituzione di una “Task Force” provinciale che coinvolga, appunto, le autorità sanitarie, le autorità istituzionali, le autorità politiche, le Forze dell’Ordine, la protezione civile e le associazioni di volontariato e che qualora essa fosse stata istituita, ne si dia massima diffusione conoscitiva alle Amministrazioni Comunali e ai Consigli Comunali; – la redazione un piano di coordinamento sanitario provinciale che coinvolga tutte le strutture sanitarie territoriali ed ospedaliere in maniera tale che le due componenti del nostro sistema sanitario possano lavorare in sinergia e si possano condividere protocolli operativi unanimi da parte di tutti gli operatori, al fine di ridurre al minimo la diffusione del contagio. – E infine, di valutare la proposta di alcuni sindaci della provincia di Enna di istituire o destinare l’ospedale di Leonforte come centro Covid-Center, di utilizzarlo come ospedale per gestire le popolazioni di questo territorio, poiché il fenomeno sta assumendo in questi comuni dimensioni catastrofiche; in alternativa di valutare la rimodulazione dei reparti sul territorio comprendendo anche l’ospedale di Leonforte che continua ad essere pronto e non utilizzato, ovviamente, previa valutazione della struttura”. Alle proposte appena indicate, il deputato Giarrizzo fa sua anche quella già avanza dal senatore Trentacoste e dai consiglieri comunali di enna del Movimento 5 Stelle che avanzano di “dotare, quanto prima, l’ex Ciss di Pergusa di tutte le strumentazioni necessarie perché diventi Covid Center di riferimento per l’intera regione”. “La seconda missiva è, in realtà, una richiesta di accesso agli atti, – va avanti Giarrizzo – rivolta all’Azienda Sanitaria Provinciale di Enna e al Direttore Generale Francesco Iudica, in cui viene richiesta la documentazione completa che l’ASP di Enna intende adottare per far fronte all’emergenza COVID-19 riguardante: – il Piano Strategico della Struttura; – il Piano d’acquisto di materiale e macchinari ed i relativi fornitori; – lo stato attuale delle strutture ospedaliere con annesso numero di posti per pazienti COVID-19 e numero posti in Terapia Intensiva; – capacità numero di tamponi analizzati giornalmente; e infine, l’organigramma struttura adibita a pazienti COVID-19”. “È nostro obbligo morale, – conclude Giarrizzo – prima che civile ed istituzionale, mettere in atto quanto di nostra competenza a difesa dei concittadini che noi tutti rappresentiamo e di tutta la popolazione provinciale”.