La chiesa di san Francesco d’Assise si erge maestosa in pieno centro della città. Si affaccia nell’omonima piazza in bel campanile quadrangolare e all’altra estremità si può ammirare anche l’antica torre ottagonale difensiva del Palazzo degli Uberti, per metà inglobata nella chiesa che funge di abside. UN PO’ di STORIA Dopo la morte di Federico III d’Aragona, presero il sopravvento le famiglie feudali siciliane nelle due fazioni ben organizzate, degli Alagona quella catalana, dei Chiaramonte e Ventimiglia quella latina. I Chiaramonte, che detenevano il ducato di Modica e controllavano Palermo e l’interno fino ad Agrigento, costellato di fortezze, giunsero anche nella Valle del Dittaino fino a Calascibetta e Castrogiovanni. Qui insediarono un loro palazzo- fortezza nel cuore della città sul costone roccioso a Tramontana equidistante dalla Torre di Federico e dal Castello di Lombardia, al fine di consentire il controllo della vallata di Scaldaferro e la via d’accesso da Palermo. I Chiaramonte, dichiarati rei di fellonia da re Martino nel 1392, decapitato davanti al palazzo Steri-Chiaramonte di Palermo, persero i beni in loro possesso. Il palazzo-fortezza di Castrogiovanni venne ceduto ai francescani padri conventuali, trasferitisi, dal loro primo convento in zona Spirito Santo, nelle case confiscate a Scaloro degli Uberti. Costruita la chiesa, che venne inglobata al convento, la torre della casa-fortezza ne divenne l’abside poligonale. Nel XV secolo vi si affiancherà la possente torre-campanile, prima adibita come torre di difesa. Infatti la torre campanaria, aperta con un loggiato nell’ordine inferiore e da finestre a tutto sesto nei due superiori, con caratteri tipici del tardo gotico, venne aggiunta nel ‘400. Si accede attraverso un portale in pietra locale e architrave finemente lavorato, in passato da una scala esterna che partiva dalla piazza sottostante, oggi piazza Scelfo.
Salvatore Presti