Oltre 50 miliardi di euro persi nel 2020 nel comparto turistico dovuto soprattutto al covid 19 che ha scoraggiato i viaggiatori provenienti soprattutto dall’America ed anche da flussi turistici europei. Occorre adesso pensare alla ripartenza nel nostro Bel Paese che comunque si prevede lenta nel primo trimestre 2021 ma poi dovrebbe accelerare nel corso dell’anno. Da più parti è stato scritto che “occorre pianificare il futuro” andando alla ricerca di destinazioni turistiche appetibili. Servizi ed infrastrutture, unitamente all’ “attrattiva dei siti, recensioni social e web”, ormai indispensabili per i viaggiatori.
Leggiamo spesso che amministratori locali punteranno sul turismo per risollevare l’economia dei loro territori. Ciò può avvenire solo con la programmazione e non con l’improvvisazione. Occorre una “puntuale analisi delle potenzialità dei siti, individuando i punti di forza e di debolezza, ciò che esiste e ciò che manca per sviluppare il potenziale culturale, artistico, monumentale e paesaggistico”. Occorre “progettare un modo nuovo, creativo ed efficace, di politiche di marketing e intercettare le diverse tipologie di domanda turistica come quella culturale, sportiva, enogastronomica, spirituale e naturalistica”.
Salvatore Presti
(nella foto, la villa romana del Casale vista dall’alto)