ENNA, IL VEGLIONE DI SAN SILVESTRO AL GARIBALI DI ENNA di Salvatore Presti

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In passato il 31 dicembre era il giorno che si dava sfogo, con balli e danze, ad una serata dedicata al divertimento e alla spensieratezza. Alle ore 21 si aprivano le porte del Teatro Garibaldi dove veniva organizzato il primo veglione dell’anno. Si salutava il nuovo anno con coppe di spumante, in un brulichio di coriandoli e stelle filanti. Nel 1947 al Teatro Garibaldi ed in altri luoghi fruibili in città (circoli, sale parrocchiali, dopolavori), furono organizzati ben 21 veglioni di fine anno. Si alternavano ad allietare la serata le orchestre dei Maestri Buscemi e Madonia e poi quelle dei Maestri Colìna, Peppe Di Dio, Nino Murgano e dei fratelli Puleo con l’orchestra “Azzurra”. I veglioni ad Enna ebbero inizio nella seconda metà dell’Ottocento, qualche anno dopo l’inaugurazione del Teatro, avvenuta nel 1872. La platea del teatro veniva trasformata in una grande pista da ballo (una pedana in legno veniva montata al posto delle poltroncine) e il palcoscenico veniva in parte occupato dalle sedie e dai leggii dell’orchestra che suonava fino all’alba. Il primo programma dei veglioni è datato 25 febbraio 1876. Tali veglioni di fine anno ebbero un grande successo per oltre un secolo con due sole sospensioni dovute agli eventi bellici della prima e della seconda guerra mondiale. Vi era la corsa ad accaparrarsi i palchi dove si potevano ospitare parenti e amici, pagando solo il prezzo d’ingresso. Inoltre venivano organizzati i veglioni di carnevale, dal Comune con tre serate, e da altre associazioni, circoli ricreativi ed enti.  Caratteristica di quegli anni era anche il veglione di mezza quaresima.

Salvatore Presti

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