DOTE AI DICIOTTENNI: UNA PROPOSTA GIUSTA E CORAGGIOSA

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Una dote di 10 mila euro data a ciascun diciottenne italiano, finanziata attraverso l’aumento (dal 4% al 20%) delle imposte per eredità e donazioni tra genitori e figli di valore superiore a 5 milioni di euro. Questa la proposta lanciata dal segretario del partito Enrico Letta. Un’idea semplice, ragionevole, orientata alla redistribuzione di risorse a favore della cosiddetta “generazione Covid”; una proposta moderatissima che non modificherebbe la preesistente franchigia di 1 milione di euro per ciascun erede e inciderebbe soltanto sui patrimoni dei ricchissimi (1% degli italiani). Oggi dalle tasse di successione l’Italia incassa circa 800 milioni di euro, contro i 6 miliardi della Gran Bretagna, i 7 della Germania e i 14 della Francia. La ragione del divario è semplice: in questi Paesi l’aliquota di tassazione per eredità o donazioni superiori a 5 milioni di euro è rispettivamente pari al 40%, 30% e 45%. In Italia, giova ribadirlo, è invece pari al 4% (che diventerebbe il 20% se attuata la proposta del PD). Dunque non ha letto, non ha capito la proposta o – peggio – mente sapendo di mentire chi grida allo scandalo e insinua che si vogliono mettere le mani in tasca ai cittadini. In realtà è una semplice proposta di revisione in senso progressivo: si vogliono dare 10 mila euro a testa – spendibili per formazione e istruzione, lavoro e piccola imprenditoria, casa e alloggio – a circa metà dei ragazzi (scelti sulla base dell’ISEE familiare, circa 280 mila) che ogni anno compiono diciotto anni, attraverso un’operazione che riguarderebbe l’1% degli italiani più ricchi e consentirebbe di recuperare 2,8 miliardi di euro annui. Dalle reazioni di questi giorni emerge un dato chiaro ed inequivocabile: la destra italiana (in compagnia di formazioni coma Italia Viva) finge di rappresentare le classi più deboli, ignora le nuove generazioni e fa le barricate per difendere i più privilegiati. Ed è per questo che inquina il dibattito creando confusione e provando ad affermare l’equazione sinistra=più tasse, solo perché qualcuno prova a dire che in Italia i soldi guadagnati sono tassati troppo e quelli ricevuti da grosse eredità poco o nulla. A noi dunque il compito di difendere una proposta coraggiosa a favore dei giovani di questo paese. Alla sinistra il dovere di limitare le disuguaglianze e pensare ad un futuro di lavoro e maggiore giustizia sociale.

Adriano Licata ( Responsabile Provinciale Giovani, Università )

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