Gli operatori della Polizia di Stato sono stati impegnati nei giorni scorsi assieme al personale dei Vigili del Fuoco, della Forestale o della Protezione Civile, a salvare dagli incendi diverse persone e le loro abitazioni in qualità di operatori di soccorso pubblico. Per l’occasione la POlizia di Stato ha coinvolto i diversi uffici della Polizia sul territorio.
In diverse occasioni le suddette attività hanno richiesto l’intervento preliminare di canadair o elicotteri.
In particolar modo giorno 2 luglio hanno fatto evacuare e a mettere in sicurezza diverse persone residenti in alcune contrade dei comuni di Gagliano Castelferrato e Nicosia, i loro animali e i relativi fienili.
In particolare, una persona residente in una contrada del comune di Agira, che a causa delle alte fiamme e dei fumi dell’incendio, veniva colta da malore,e trasportato in urgenza presso l’Ospedale S. Elia di Caltanissetta.
Anche dalla società civile importante l’impegno che vede diverse associazioni ambientaliste sempre in prima linea, tra queste Legambiente che
ha inviato ai Dirigenti degli Uffici Tecnici dei comuni di Enna, Villarosa, Calascibetta, Leonforte, Assoro, Nissoria, Catenanuova, Regalbuto, Sperlinga e Nicosia, una richiesta di chiarimenti circa la tenuta del Catasto Comunale degli incendi, così come previsto dalla Legge quadro nr. 353/2000 in materia di incendi boschivie, per la Regione Sicilia dalla Legge Regionale 14/04/2006 nr. 14 all’art.3 comma 1 tere segg.
Infine da sottolineare l’intervento di Elena Palana che nei giorni scorsi ha proposto al presidente della Regione tre interventi di sostegno immediato al fine di concedere subito i pascoli demaniali sui Nebrodi ed aiutare così le aziende agricole colpite dai devastanti incendi di questi giorni a Regalbuto, Agira, Nissoria, Troina, Nicosia”.
“In primo luogo, – dichiara Pagana – ho chiesto che vengano subito anticipati gli aiuti economici necessari a fronteggiare la perdita dei pascoli e delle scorte di foraggio, ma anche a ripristinare le infrastrutture aziendali fondamentali dove sono andati distrutti i ricoveri per il bestiame e le attrezzature, le recinzioni, le reti di distribuzione idrica. Le altre due misure sono tra loro connesse. Si tratta dell’autorizzazione a movimentare il bestiame e dell’autorizzazione a utilizzare le aree del demanio pubblico sui Nebrodi, dove è disponibile il pascolo”
Mario Barbarino