Il sindaco Maurizio Dipietro non vorrebbe passare sotto il giogo di una verifica per dipanare quella che si annuncia come una vera crisi al Comune. Sarebbe sua intenzione sostituire i due assessori dimissionari, Rosalinda Campanile e Giovanni Contino, con altri due componenti della lista “Siamo Enna, Peppe La Porta e Serafino Torregrossa. I rumors dicono che questi sarebbero i due nominativi che avrebbe fornito il capogruppo Giuseppe Trovato. Però i mal di pancia dentro la maggioranza si sono allargati, forse a dismisura. E non a caso questo pomeriggio (giovedì ndr) tre consiglieri di Italia Viva Nicola De Luca, Paolo Gargaglione e Giusi Macaluso hanno messo la firma su una nota stampa che chiede al primo cittadino espressamente “una verifica politico-amministrativa” per comprendere “se permangono le condizioni politiche che hanno determinato la vittoria a sostegno del sindaco Dipietro”. Quindi niente di scontato e tutto rimesso in gioco. Nei giorni scorsi otto consiglieri di maggioranza si sarebbero riuniti per fare il punto della situazione e sarebbe emersa la stessa richiesta: verifica politica. Un passaggio che piace poco al primo cittadino che sta tentando in ogni modo di declassare in sisma politico in un semplice cambio dei due assessori dimissionari. Informalmente la verifica è stata chiesta anche dai tre consiglieri ex autonomisti Francesco Comito, Gaetano Fazzi e Stefania Fazzi. Gli ultimi due hanno aderito alla Nuova Democrazia cristiana di Totò Cuffaro. Andando un poco più indietro, già prima aveva sbattuto la porta della maggioranza polemicamente il consigliere Biagio Scillia. E bene dicono i consiglieri De Luca, Gargaglione e Macaluso quando affermano che in questi giorni hanno “assistito ad un vero e proprio terremoto politico che ha travolto l’amministrazione Dipietro”. A questo punto viene difficile da pensare che da un impasse tale sia possibile uscire con un semplice cambio di due assessori. Senza mettere in conto che il passo indietro della Campanile e di Continuo è pensantissimo perchè fatto da esponenti di primo piano dello zoccolo duro dipietrano. Fin dall’inizio, oltre un decennio fa, insieme al primo cittadino hanno rappresentato una sorta di trinità al Comune senza contare il rapporto di amicizia sottostante. Palazzo di città non è scosso da una normale crisi politico-amministrativa, ma c’è di più. L’amministrazione si trova davanti un bivio e deve imboccare una strada nuova o continuare con il percorso intrapreso, ma per farlo sono necessarie decisioni forti i pannicelli caldi non riusciranno a bloccare e nemmeno a smorzare la tensione.
Paolo Di Marco