CORO GOSPEL ALLA CASA CIRCONDARIALE DI PIAZZA ARMERINA. 10 DETENUTI CANTANO ASSIEME AGLI OPERATORI DEL PRESIDIO SANITARIO DEL CENTRO DI RECLUSIONE.

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Una “preghiera” in musica per raccontare tante storie, accrescere l’attitudine all’introspezione, e all’ascolto dell’altro. Un coro di voci che cantano, un solo inno di speranza che vuole andare idealmente “oltre le mura”. Anche in situazioni come queste, possiamo affermare che la musica salva, rieduca, insegna a vivere insieme e ritesse le relazioni anche quando ormai tutto sembra difficile.

E’ stato tutto questo, l’evento che si è tenuto, presso la casa Circondariale di Piazza Armerina, un modo diverso per raccontare un vissuto pregno di sogni, desideri, aspettative, rimpianti. Un concerto di musica Gospel che ha coinvolto per 45 minuti 10 detenuti che per la prima volta hanno cantato alcuni brani musicali assieme al personale del presidio sanitario dell’istituto detentivo davanti al Prefetto di Enna Matilde Pirrera e al Questore Corrado Basile, che si sono complimenti con il Dott. Antonio Gelardi per le innumerevoli attività educative rivolte ai detenuti.

Tutto questo è stato possibile grazie alla grande sensibilità del Direttore della Casa Circondariale di Piazza Armerina, Dott. Antonio Gelardi e al Prof. Giovanni Bevilacqua Dirigente Scolastico del Cpia di Caltanissetta-Enna che ancora una volta hanno fattivamente manifestato grande collaborazione istituzionale, impegnandosi, per offrire ai detenuti un nuovo progetto di vita che passa attraverso l’istruzione e la rieducazione sociale della detenzione.

Per il Dirigente Scolastico, Giovanni Bevilacqua “La musica, è un veicolo potentissimo di benessere e di interazione sociale che può aiutare ad abbattere il muro del pregiudizio e favorire un momento importante di integrazione e di speranza”.

Per il Direttore Antonio Gelardi “quello di oggi è uno dei tanti tasselli per offrire ai detenuti un nuovo progetto di vita che passa attraverso la risocializzazione”.

Un momento importante di condivisione culturale, che a pochi giorni dal Natale, ha messo in rete studenti e docenti appartenenti alle diverse sedi dislocate sul territorio del Cpia di Caltanissetta e di Enna con la Sede Carceraria di questa Istituzione Scolastica.

Per la Dott.ssa Noemi Rinaldi: “quello di oggi è un evento nato per regalare ai detenuti e forse un poco anche a noi stessi un Natale diverso, provando a  dimenticare per un solo istante, una vita difficile, fatta di ostacoli e scandita dal rumore dei cancelli”.

Cantare rappresenta senza dubbio, un modo per dire “noi ci siamo”, uscire dalla solitudine, educare all’introspezione e restituire emozioni. Educare alla cooperazione e al concetto di bellezza. Un modo diverso per raccontare un vissuto pregno di sogni, desideri, aspettative, rimpianti, che può contribuire ad abbattere il muro del pregiudizio.

Il progetto è stato organizzato nelle attività dagli educatori del carcere, Dott.ri Ivana La Rocca e Giovanni Giannone, ed è stato interamente condotto dal musicoterapeuta Roberto Mistretta coadiuvato dalla psicologa Viviana Arangio, promotori dell’attività trattamentale, che ha avuto l’obiettivo di promuovere, attraverso l’esperienza di gruppo, un percorso di approfondimento sulla conoscenza di se stessi.

L’evento “Voci da dentro”, rappresenta il terzo momento di un’azione progettuale che ha coinvolto diversi detenuti dell’Istituto Penitenziario di Piazza Armerina. Iniziata a gennaio 2021 con il progetto “Battiti da dentro” ha lavorato molto sui processi di consapevolezza, sull’esperienza di gruppo e sull’utilizzo di tecniche narrative e musico terapeutiche. Il gruppo, lo scorso 21 giugno, ha inoltre partecipato alla festa della musica eseguendo diversi brani con l’uso degli Jambè esibendosi nel cortile del carcere di Piazza Armerina.

Mario Barbarino

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