In occasione del World Down Syndrome Day , si è svolto a Troina nella “sala dei Cinquecento” della Cittadella dell’Oasi , il primo ICOD symposium nell’ambito del progetto europeo Improving COgnition in Down Syndrome (ICOD). All’evento hanno partecipato ricercatori, rappresentanti delle associazioni e istituzioni, e con il coinvolgimento delle persone che soffrono di questa forma di disabilità e delle loro famiglie. La Sindrome di Down causa deficit cognitivi che hanno un forte impatto sulla qualità di vita delle persone affette e anche sulle loro famiglie. In questo contesto nasce il progetto europeo che per la prima volta studierà un farmaco innovativo, denominato AEF0217, sviluppato da Aelis Farma, per migliorare la memoria di lavoro e la flessibilità cognitiva nelle persone affette da questa sindrome, con l’obiettivo di aumentarne significativamente la capacità di apprendimento, e di conseguenza, la loro autonomia e qualità di vita. Il team europeo è costituito dal prof. Rafael De la Torre dell’IMIM di Barcelona, capofila del progetto, da Pier Vincenzo Piazza di AELIS FARMA di Bordeaux, dal prof. Filippo Caraci , docente di Farmacologia del Dipartimento di Scienze del Farmaco e della Salute dell’Università di Catania e responsabile dell’UOR di Neurofarmacologia dell’IRCCS Oasi di Troina (partner del progetto), Sophie Durand referente dell’Institut Jérôme Lejeune di Parigi, Renaud Touraine del Centre Hospitalier Universitaire di Saint-Etienne e Diego Real de Asúa dell’Hospital Universitario de la Princesa di Madrid. Per il professore Filippo Caraci, coordinatore del Symposium ICOD, “l’evento è stato concepito per dare spazio a tutti i bisogni che hanno le famiglie sul tema dei disturbi cognitivi nella Sindrome di Down. Stiamo spiegando alle famiglie cosa stiamo facendo come ricercatori nell’ambito della diagnosi e nel trattamento farmacologico dei deficit cognitivi nella SD e come sarà studiata l’efficacia clinica del farmaco su memoria di lavoro e flessibilità cognitiva nelle persone con SD”. Sono state proprio le famiglie e le varie associazioni i protagonisti di questo evento. Per la dott.ssa Tiziana Grilli, Presidente nazionale dell’Associazione Italiana Persone Down (AIPD), “questi studi sono all’avanguardia e possono migliorare la qualità di vita delle persone con SD, trattando gli aspetti dei deficit cognitivi che sono quelli che maggiormente potrebbero impedire l’inclusione sociale e gli apprendimenti. Quest’anno il tema è stato proprio il significato dell’inclusione ed è quello che ogni persona con questa Sindrome e ogni genitore desidera,