La corsa delle bollette non si arresta da settimane, le forniture del gas sono inferiori alla domanda e le scorte sono già in sofferenza. A rimetterci sono le famiglie che vedranno sempre di più aumentare le spese e le imprese che saranno costrette a chiudere i battenti creando ulteriore disoccupazione, povertà e diseguaglianze sociali – dichiara il Segretario della Filctem Cgil di Enna Alfredo Schilirò.
L’IRCAF ( Istituto ricerche consumo ambiente e formazione) prevede dal 1° ottobre un ulteriore aumento delle bollette. Nel dettaglio, l’IRCAF ha spiegato che, “nonostante l’intervento del governo con l’ennesimo decreto Aiuti bis del 6 agosto, il quadro che si prospetta è questo. Provvedimenti che sommati a quelli precedenti di fine 2021 e degli altri tre trimestri di quest’anno hanno raggiunto i 52 miliardi, ma che saranno insufficienti e il nuovo governo che uscirà dalle elezioni del 25 settembre dovrà di nuovo intervenire.
Le fonti rinnovabili da eolico e solare coprono solo il 16% (arriviamo al 38% con idroelettrico, geotermia ed altro) della produzione elettrica nazionale. Se vogliamo una transizione sostenibile dal punto di vista industriale tale da mantenere la nostra competitività a livello mondiale, e se vogliamo che sia giusta da un punto di vista sociale è necessario utilizzare il gas per la transizione -aggiunge Schilirò . Come più volte abbiamo proposto – continua Schilirò – bisognerebbe rafforzare i giacimenti esistenti come Gagliano e Troina al fine di abbassare i costi. Il gas metano dovrà essere un mezzo momentaneo di passaggio dalle fonti fossili alle altre fonti ecologiche. Non si dovranno avviare ulteriori trivellazioni , ma occorrerebbe solo potenziale gli esistenti per arrivare ad una transizione vera e propria.
Inoltre, per realizzare la conversione ecologica industriale è urgente adottare politiche industriali per le produzioni di componenti di veicoli elettrici, riconvertire filiere esistenti e favorire la nascita di filiere di recupero e riciclo delle componenti e dei materiali inquinanti. Riteniamo – conclude il sindacalista della Filctem Cgil di Enna Alfredo Schilirò – che l’area industriale del Dittaino si presti benissimo a questa progettualità. La provincia di Enna, insomma, diventerebbe la culla della riconversione ecologica e della creazione di nuovi posti di lavoro attraverso una vera e propria politica industriale programmata basata su innovazione e ricerca .