All’Arnas Garibaldi di Catania il primo impianto nel sud Italia “Frameless” di stimolatore cerebrale per il Parkinson
La nuova tecnologia avanzata della Neurochirurgia del Garibaldi di Catania ha consentito di effettuare, per la prima volta nel sud Italia, l’impianto di uno stimolatore cerebrale per il trattamento del Parkinson con modalità “Frameless”, senza necessità di utilizzo del casco stereotassico.
L’intervento è stato eseguito su un paziente di 65 anni, affetto da Parkinson, dall’equipe neurochirurgica diretta dal Prof. Giovanni Nicoletti, insieme alla dott.ssa Francesca Graziano ed i dott.ri Giuseppe Vasta e Gianluca Scalia.
“L’intervento di stimolazione cerebrale profonda con tecnologia Frameless – spiega il Direttore della Neurochirurgia, Prof. Nicoletti – è una tecnica conosciuta da tempo, ma mai prima d’ora applicata in Sicilia. Essa trova indicazione nei disturbi del movimento come nella malattia di Parkinson, quando la terapia medica non è riuscita a dare risultati ottimali o sia gravata da importanti effetti collaterali.
Questo trattamento richiede una severa selezione del paziente ed una precisa collaborazione multidisciplinare tra specialisti neurologi, neurochirurghi, neurofisiologi, neuroradiologi e neuroanestesisti.
La progettazione e la realizzazione del trattamento ha coinvolto: neurologi del Policlinico di Catania, i prof.ri Mario Zappia e Alessandra Nicoletti, nonché la dott.ssa Giorgia Sciacca; neuroradiologi del Dipartimento di Scienze Radiologiche dell’Arnas Garibaldi, diretto dal Dott. Antonio Scavone, il dott. Gianluca Galvano e il TSRM Antonio Tumbarello; neuroanestesisti del Servizio di Anestesia e Rianimazione del Garibaldi-Centro, diretto dalla Dottoressa Daniela Di Stefano, i dott.ri Andrea Leuzzi ed Anna Vilardi. Preziosa anche la collaborazione del dott. Silvio Sarubbo, Direttore della Neurochirurgia dell’Azienda Santa Chiara di Trento.
“L’intervento consiste – spiega ancora la dott.ssa Graziano – nell’apposizione in particolari strutture profonde del cervello, denominate nuclei subtalamici di Luys, di elettrocateteri al fine di modularne l’attività. La procedura chirurgica richiede: una precisione assoluta nel raggiungimento di queste millimetriche strutture; la scrupolosa analisi intraoperatoria, con il paziente sveglio durante l’intervento; il corretto posizionamento degli elettrodi con l’ausilio sia delle neuroimmagini importate nei complessi sistemi di neuronavigazione, che della registrazione elettrica intraoperatoria e dell’esame neurologico continuo del paziente”.
La novità per la nostra regione sta nel fatto di aver per la prima volta utilizzato una tecnica “Frameless”, la quale non prevede l’utilizzazione del casco stereotassico, particolare che rende l’intervento più facilmente tollerato dal paziente. Tale tecnica rappresenta un’evoluzione delle metodologie di trattamento chirurgico del Parkinson, già invero utilizzate negli anni passati con le cosidette “pallidotomie” o con posizionamento di elettrodi con casco stereotassico, effettuate a Messina dal Prof. Gerardo Iacopino, oggi Direttore della S.C. di Neurochirurgia del Policlinico di Palermo.
“Sono davvero orgoglioso – afferma Fabrizio De Nicola – del lavoro fatto dal Prof. Nicoletti e dalla sua equipe. Questo intervento sottolinea ancora una volta come l’Arnas Garibaldi si distingua per la multidisciplinarietà, elemento essenziale per l’alta specializzazione”.
Attualmente è in atto un progetto di perfezionamento tecnico-organizzativo di tale terapia, in collaborazione anche con la S.C. di Neurologia dell’Arnas Garibaldi di Catania diretta dal dott. Luigi Sicurella, già da tempo incoraggiata dal Primario Emerito di Neurologia del Garibaldi, Prof. Antonino Pavone.