Sul rinnovo del contratto abbiamo fatto un passo avanti con l’accordo del 6 dicembre sugli anni 2018-2021, che ha prodotto il 4,2% di aumento stipendiale; ma adesso se ne fanno due indietro perché per il periodo successivo ci erano state promesse risorse, che non arrivano, per ulteriori aumenti e valorizzare anche il personale e manca anche quasi tutta l’indennità di vacanza contrattuale prevista dalla legge. A dirlo è stato oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, intervistato dalla rivista Orizzonte Scuola.
Riguardo alla possibilità di avere a breve ulteriori aumenti di stipendio, il sindacalista autonomo ha detto che “bisogna capire se i 300 milioni di euro si svincolano soltanto per i docenti e poi vedere le proposte dei vari sindacati. E bisogna vedere cosa sarà dell’atto di indirizzo”. Pacifico ha aggiunto che “a prescindere dalla contrattazione da gennaio dovrebbe essere versato l’assegno una tantum previsto dalla legge di bilancio che equivarrà a un aumento di circa otto euro al mese, per qualcuno 15 euro, al posto dell’indennità di vacanza contrattuale chiesto da Anief, che invece avrebbe portato aumenti di 150 euro”.
Il presidente Anief ha spiegato che “c’è tanto malcontento da parte nostra rispetto all’assenza di risorse per poter rivedere i profili professionali. Quelle poche stanziate non riescono a dare una svolta che ci si aspettava dopo 50 anni di blocco di livelli e profili. Le soluzioni potrebbero essere due: si stralcia tutto perché non ci sono risorse oppure il governo stanzi risorse specifiche per il personale ATA e non solo per il personale docente, oppure una parte di risorse devono essere date anche per gli ATA. Il governo ha dato 300 milioni di euro per il personale docente, ma si dovrebbero stanziare anche almeno 60 milioni di euro per il personale ATA. La coperta è troppo corta”.
Infine, il leader del giovane sindacato ha ricordato “che per gli enti di ricerca c’è un problema grosso legato all’assenza di risorse per i ricercatori e tecnologi degli enti non vigilati dal Ministero per quanto riguarda il salario accessorio”.