FASCINO, SEDUZIONE E PATOLOGIA: IL NARCISISTA PERVERSO MANIPOLATORE

Amare e lasciarsi amare è diverso da sedurre ed essere sedotti, da affascinare ed essere affascinati; così come avere stima per è diverso da lasciarsi manipolare da …. Piccoli accorgimenti che la nostra emotività, talvolta, non è in grado di cogliere, specie quando il lato oscuro di quest’ultimi, tende ad attrarre la nostra personalità, il nostro modus operandi, lasciando che la mente dia libero spazio all’attaccamento e non sia più in grado di intendere e di volere; più o meno come l’adrenalina che sale sul ring durante un combattimento, ove soltanto l’indomani possiamo accorgerci dei lividi che sono rimasti sul nostro corpo con una differenza però: che tale combattimento fa parte dello sport e genera salute sia fisica che psichica, mentre il lasciarsi trasportare lungo il sentiero della manipolazione e della seduzione, genera talvolta, una sorta di prigione dalla quale è difficile uscire, poiché spesso il malessere da essa generato, è qualcosa di “piacevolmente” doloroso.
Ma prima di addentrarci su questo argomento è bene che comprendiamo meglio cosa intendiamo con il termine personalità.

Da personalità a disturbo di personalità

Tra le definizioni più valide, vi è il riferimento al termine etrusco φersu che vuol dire persona, in cui tale termine anticamente, simboleggiava la maschera, in riferimento alle antiche rappresentazioni teatrali, ove i personaggi erano soliti indossare una maschera, all’interno della quale vi era un’apertura che serviva ad amplificare il suono della loro voce, per poter essere ascoltati meglio dal pubblico. Facendo riferimento a ciò, dunque, possiamo affermare che la parola personalità, anche e soprattutto da un punto di vista psicologico, corrisponde all’amplificazione dei comportamenti e atteggiamenti di un singolo individuo, il suo modo di relazionarsi con sé stesso e con gli altri, ovvero una sorta di modalità ben strutturata di motivazioni, pensieri, affetti e comportamenti, che contraddistingue un individuo da un altro, generata a sua volta dai fattori temperamentali presenti nello sviluppo e nell’esperienza sociale e culturale.

Ogni personalità, a sua volta, è costituita da meccanismi di difesa, ovvero tutti quei comportamenti che entrano in gioco ogni qual volta ci si trova a dover far fronte allo stress ed a gestire i propri conflitti interni: come ad esempio affetti, impulsi, desideri, ecc … tali meccanismi di difesa a loro volta, si suddividono in: difese psicotiche; difese immature, difese nevrotiche e difese mature. Ad esempio possiamo vendicarci con qualcuno a causa di un’azione scorretta nei nostri confronti (difese nevrotiche), oppure al posto di vendicarci possiamo cercare di annullare dalla nostra coscienza l’esistenza di questo ricordo (difese psicotiche) o, agendo in modo più maturo, possiamo riderci sopra (difese mature). Queste e tante altre modalità di difesa psichica vengono ogni giorno in nostro aiuto per salvaguardare la cosiddetta: “omeostasi psichica”. Ma quando tale omeostasi viene mantenuta da meccanismi di difesa immaturi ed abbastanza patologici da generare una modalità di comportamenti e vissuti interiori, non conformi alle aspettative della società e della cultura a cui un individuo appartiene, ebbene, ecco che in questo caso siamo in presenza di un disturbo di personalità.

Ma chi è esattamente il narcisista perverso manipolatore?

Esistono varie tipologie di disturbi di personalità: dal paranoide all’antisociale, dallo schizoide al borderline, ecc… ma, quello su cui ci soffermeremo in questo articolo sarà il disturbo narcisistico di personalità, in particolare il narcisista perverso manipolatore.

Misterioso, affascinante, dotato di una notevole intelligenza, (non a caso tali individui sono solitamente persone di spicco nella società, ad esempio: presidenti, professori universitari, manager, ecc … ), con un timbro di voce capace di non far trapelare alcun segno di emotività, il narcisista perverso manipolatore ha sempre una parola, una frase giusta per ogni occasione. Costui mette in atto sempre gli stessi comportamenti, quali: seduzione, ricatto affettivo, svalutazione della “vittima”, ecc… tutti meccanismi che tendono a: ridurre la vigilanza della vittima, “drogandola” lentamente, finché non riesce a fare a meno di lui. Egli è un individuo con una struttura emotiva del tutto immatura, interamente egocentrico, il quale tenta di elaborare una personalità artificiale attorno al vuoto di un Io, che non si è mai potuto sviluppare.

Gaslighting ed altre forme di manipolazione del narcisista perverso manipolatore

Tra i comportamenti più utilizzati dal narcisista perverso manipolatore vi è il Gaslighting. Tale termine deriva dalla famosa opera teatrale di Georg Cukor, intitolata: “Gaslight”, che narra di una coppia il cui marito, attraverso delle strategie particolari, alterava la luce delle lampade a gas di casa sua, facendo si che la moglie dubitasse di se stessa, fino a condurla alla pazzia. Oggi tale termine sta per una tipologia di violenza psicologica che si mette in atto principalmente in una coppia, ma anche in altre relazioni sociali ad esempio di amicizia, lavorative, ecc … ove il manipolatore agisce sulla vittima mettendola in condizione di sentirsi sbagliata, come se avesse commesso chissà quale errore, tanto da doversi meritare una punizione. Ad esempio quando all’interlocutore che viene preso di mira vengono pronunciate frasi del tipo: << Ma come, me lo avevi detto proprio tu, non ricordi?>> oppure: <>, affermazioni che mirano a ferire emotivamente l’altro, con lo scopo di renderli facilmente manipolabili.

Un’altra tipologia di manipolazione spesso utilizzata è la menzogna. Ogni qual volta l’immagine di sé del narcisista rischia di essere attaccata, il perverso manipolatore entra in gioco con delle menzogne. Ed è proprio la menzogna ad essere la loro arma preferita, poiché grazie ad essa, riescono ad attirare meglio la vittima, alla quale verrà fatto credere qualcosa che in realtà non c’è, grazie alla cosiddetta destabilizzazione, attraverso il poc’anzi citato Gaslighting ad esempio. Ecco che in questo caso la vittima pronuncerà delle affermazioni, tra sé e sé, del tipo: << Come ho fatto a non pensarci prima? In realtà ha veramente ragione! >> oppure: << Ma quanto sono stata stupida! >> ecc …La comunicazione del narcisista manipolatore inoltre, non è diretta, bensì composta da messaggi trasversali, i quali tendono ad intimidire ma soprattutto disorientare l’altro, in modo da poterlo tenere sotto scacco, attraverso il sarcasmo, affermazioni con delle affermazioni di cui tende a non svelarne il significato, un umorismo caratterizzato da una velata derisione dell’altro, in modo tale da mantenere il controllo su di lui.

Ma quali sono gli atteggiamenti del narcisista perverso nei confronti degli altri?

Il modus operandi del narcisista perverso manipolatore è contrassegnato da determinate caratteristiche che tendono a creare un circolo vizioso, come una relazione tra vittima e carnefice, in cui ognuno pare essere il bilanciamento perfetto di una relazione (affettiva, amichevole, lavorativa, che sia) “patologicamente perfetta”. Come abbiamo precedentemente accennato questi individui tendono a sedurre gli altri, con il loro fascino, la loro intelligenza, il loro modo di vittimizzarsi. La psiche del narcisista è composta da una costante necessità di sguardi di ammirazione dalle persone che gli sono vicine e, chi osa fare il contrario, viene immediatamente allontanato, colpevolizzato, ritenuto incompetente e, soprattutto, indegno della sua stima.La seduzione del perverso manipolatore agisce all’insegna di poter “controllare l’altro” attraverso tre fasi: svuotarlo dai propri pensieri che possiede per impiantarne nuovi, sottomettere e rendere l’altro dipendente da lui e lasciare un segno, in modo tale da poter essere ricordato come: “indimenticabile”, ad esempio affascinandolo con discorsi scientifici o di qualsiasi altro genere, sfoggiando tutta la propria cultura, scegliendo anche un particolare timbro di voce o una determinata cadenza nel parlare, nulla è lasciato al caso da parte di questo “patologico attore”.Ovviamente la bontà del narcisista perverso manipolatore, è una sorta di ipocrisia, infatti, se osserviamo più attentamente i suoi gesti, possiamo notare che vengono messi in atto quasi come una sorta di “rappresentazione teatrale”. Tra i suoi ruoli preferiti, vi sono quelli dell’incompreso, della vittima, di colui che è stato tradito sia nella vita affettiva che in quella lavorativa.

Chi è la vittima del narcisista perverso manipolatore?

Solitamente si stratta di persone con una bassa autostima, caratterizzate da un’immaturità affettiva (ovvero coloro che sperano di trovare la loro anima gemella, idealizzandola come se fosse il principe azzurro; inoltre costoro, hanno una irrefrenabile volontà di voler salvare l’altro. Solitamente sono cresciute con delle problematiche familiari (ad esempio genitori immaturi o sono state vittime di abusi, ecc …) ed hanno una forte predisposizione ad andare incontro alla dipendenza affettiva, caratterizzata a sua volta da: paura dell’abbandono, della solitudine e dell’essere rifiutati.

Le vittime del narcisista perverso manipolatore, sono sempre pronte a giustificare il loro “carnefice”, grazie anche all’abilità manipolatrice di questi, il quale riesce a trarle in inganno alternando piacere e dolore, ovvero sostituendo ad esempio delle accuse talvolta infondate, a momenti di completa dolcezza ed empatia, (una finta empatia ovviamente, derivata dall’attento studio nei confronti della vittima, poiché, come già sappiamo, una delle caratteristiche fondamentali del narcisista, è appunto la mancanza di empatia). Tali individui, non hanno alcun interesse nei confronti dei loro “amici”, a meno a che non gli potrebbero tornare utili per una qualche motivazione; essi li vedono infatti solamente come degli oggetti da “usare”, non come delle persone vere e proprie, con dei loro stati d’animo ed una loro storia personale. Inoltre un narcisista manipolatore, qualora dovesse incontrare persone con le quali non potrebbe mettere in atto il solito atteggiamento da “predatore”, le allontana comportandosi come se fossero inesistenti.

La sessualità del narcisista perverso manipolatore

Si sa che la caratteristica del narcisista perverso manipolatore è quella di mostrare un’immagine di sé stesso al “suo pubblico” diversa da ciò che realmente è. La stessa cosa accade dal punto di vista sessuale: ovvero tali individui di solito, sono apparentemente dei grandi seduttori ma, nella maggior parte dei casi, accade che nella realtà sono tutto l’opposto; infatti la maggior parte di essi presenta un’omosessualità latente o una bisessualità, oppure ancora possono presentare tratti di sadomasochismo e così via.Il manipolatore perverso inoltre, tende ad avere più relazioni, coltivate in modo “parallelo” ed è ossessionato dal mettere in atto un tradimento continuo, senza preoccuparsi affatto di poter essere scoperto dalle varie o dai vari partner con i quali si trova ad avere tali relazioni. In questo modo egli sente di avere ancora più potere nei confronti delle proprie vittime, in modo da poterle liberamente “usare” come fossero semplicemente degli “oggetti erotici”, per soddisfare non solo i propri bisogni fisici, ma anche per la loro mania di ingannare più persone.

Eppure tali soggetti riescono ad avere delle relazioni stabili e durature nel tempo “se pur del tutto patologiche”; a questo punto viene da chiedersi: chi sarebbe mai disposto a vivere per sempre con un individuo del genere? A chi piacerebbe mai lasciarsi prendere in giro in qualunque modo? Oppure essere traditi puntualmente da chi fa innumerevoli promesse e poi non riesce a mantenerne nemmeno la metà? Andiamo, dunque, a conoscere meglio la personalità delle vittime.Prime in classifica sono sempre le personalità dipendenti, donne (o uomini) che hanno subìto abusi sia fisici che psicologici, fin dalla più tenera età. Persone che durante il corso della loro vita non sono state mai in grado di scegliere. Oppure individui che soffrono, per così dire, della classica “paura di rimanere soli” e farebbero di tutto pur di avere una persona accanto, a costo di essere trattati anche in modo ridicolo talvolta da costoro. Ma oltre a costoro, vi è un altro tipo di personalità, quella del narcisista complementare che si sposa bene con il narcisista perverso manipolatore, che tende a sfociare in una relazione perversa a connotazione narcisistica, ove spesso la vittima si trova ad essere “complice” in qualche modo del proprio carnefice. Entrambi i partner possiedono un sé debole ed insoddisfacente, i quali tentano di colmare: il narcisista attraverso l’ammirazione da parte dell’altro, sminuendolo e riducendolo come un oggetto da essere semplicemente “usato”; mentre il narcisista complementare cerca di trarre dall’altro un sé idealizzato (ad esempio l’uomo perfetto, palestrato, che piace a tutte, intraprendente, ricco, affascinante, con una buona posizione sociale, ecc …) come il raggiungimento di una sorta di “principe azzurro”. Entrambi, dunque, non possono vivere l’uno senza l’altro. Il narcisista perverso infatti sminuisce ma non odia l’altro, poiché odiandolo ha paura di distruggersi e distruggere una tipologia di rapporto ben organizzato che gli permette di non entrare nella propria intimità di cui ha profondamente paura. L’altro viene vissuto come una copertura del proprio vuoto depressivo, infatti si tratta spesso di una relazione fusionale, ove l’uno non può vivere senza l’altro poiché sarebbe come se non esistesse, a causa di tali identificazioni proiettive, appunto.

Dunque, abbiamo tanto parlato di questa patologico nonché abbastanza complesso disturbo di personalità, che viene spesso mascherato dalle capacità intellettive e straordinarie di questi individui, per i quali non si ipotizzerebbe mai una patologia psichiatrica e la presenza di un sé abbastanza carente e ricco di vuoti depressivi. Poiché un narcisista grandioso, altro non è che un piccolo bambino timido e impaurito, il quale si nasconde dietro una maschera da lui stesso costruita, che denota la persona che egli vorrebbe essere.

Giovanna Modesto

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